Opere di mitigazione a Orio
«Aeroporto in ritardo»

Il tavolo dei sindaci suona la sveglia a Sacbo sulle opere di mitigazione ambientale.

Nel corso della riunione dei primi cittadini dei Comuni interessati dalla questione aeroportuale, a cui ha partecipato anche Giampietro Benigni (rappresentante della Provincia di Bergamo all’interno del cda della società che gestisce lo scalo bergamasco) e tenutasi nel tardo pomeriggio di giovedì, è stato affrontato il tema relativo alle opere di mitigazione ambientale, ritenute «indispensabili, anche se non sufficienti» alla luce dello sviluppo esponenziale conseguito dall’aeroporto bergamasco negli ultimi anni.

Tra le opere di mitigazione ambientale rientrano in particolare interventi già previsti (ma attualmente fermi alla fase progettuale) su circa 150 unità abitative situate nei comuni di Bagnatica, Grassobbio, Orio al Serio e Seriate. «Avrebbero dovuto essere completate a inizio 2016, ma siamo solo alla fase progettuale, con grave ritardo: se si partisse a pieno regime saremmo pertanto già in ritardo di nove mesi – ha sottolineato Alessandro Colletta, sindaco di Orio – Sacbo sta temporeggiando, ma è giunto il momento che dimostri, attraverso un segno tangibile, la propria attenzione al territorio e non solo verso il business».

L’istanza dei sindaci sulla questione mitigazioni verrà dunque sottoposta all’esame del cda di Sacbo dai rappresentanti dell’ente di via Tasso e di Palazzo Frizzoni. Sulla fusione tra Sea e Sacbo, altro argomento caldo degli ultimi tempi, i sindaci si sono invece riservati di esprimere un parere in merito soltanto dopo la riunione che si terrà prossimamente nella sede della Provincia e che li vedrà al tavolo insieme ai vertici di Sacbo (incontro speculare a quello tenutosi lunedì scorso con i rappresentanti istituzionali della politica bergamasca). «Personalmente nutro comunque qualche dubbio sulla possibilità di far sentire la nostra voce all’interno della futura newco – ha spiegato il sindaco di Azzano San Paolo Simona Pergreffi – ma aspettiamo di sentire quello che ci diranno alla riunione».

Nei prossimi giorni, inoltre, dal tavolo dei sindaci partiranno due solleciti: il primo verrà indirizzato a Enac, ministero dei Trasporti, ministero dell’Ambiente e presidenza del Consiglio dei ministri, per avere risposta in merito alla richiesta di delucidazioni sulle modalità di avvio della zonizzazione acustica. Il secondo prevede invece la richiesta di un incontro al Pirellone in merito alla questione relativa alla tassa Iresa (imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili), di cui i sindaci avevano chiesto l’introduzione in Lombardia, senza però ottenere risposta. «A questo proposito vorremmo coinvolgere, con una raccolta firme, anche i sindaci dei dintorni aeroportuali di Malpensa e Linate – ha aggiunto lo stesso Colletta – in questi casi, infatti, l’unione fa la forza».

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