Orio, sullo scalo è calato il silenzio
Fino al 2 giugno stop ai voli

A Orio al Serio è calato il silenzio. È ufficialmente iniziata nella notte tra lunedì 12 e martedì 13 maggio la «Fase 3» dei lavori di ammodernamento delle infrastrutture di volo all’aeroporto orobico. L’intervento interrompe i voli per venti giorni, fino al 2 giugno.

È ufficialmente iniziata nella notte la Fase 3 dei lavori di ammodernamento delle infrastrutture di volo all’Aeroporto di Orio al Serio. L’intervento, ritenuto dagli esperti il più significativo e importante, obbliga le attività di volo ad interrompersi per venti giorni, fino al 2 giugno.

L’ultimo volo prima dello stop è stato lunedì sera 12 maggio un Ryanair FR6367 in partenza alle 22,35 diretto a Barcellona, mentre il primo alla riapertura, il 2 giugno, sarà un Air Dolomiti EN8233 per Monaco alle 6,45, volo inaugurale della rotta. Il primo atterraggio sarà invece, quella stessa mattina, un cargo Ups, in arrivo alle 6 da Colonia.

I voli sono dirottati non solo su Malpensa, ma anche su Brescia – Montichiari, dove convergeranno il 60% del traffico merci Dhl e 60 charter.

L’infrastruttura aeroportuale è attualmente caratterizzata da un pista lunga circa tre chilometri, per una larghezza pavimentata di 60 metri, da un piazzale principale posto a sud del sedime, oltre a un piazzale secondario posto a nord, alla via di rullaggio e a vari raccordi.

Per l’esecuzione dei lavori sulla pista, Sacbo, la società che gestisce lo scalo bergamasco, ha investito cinquanta milioni di euro, nove dei quali per opere accessorie che comprendono gli impianti aeronautici di illuminazione (Avl). Ieri, alla vigilia dei lavori della Fase 3, Emilio Bellingardi, Chief operating officer del «Caravaggio», ha visitato il cantiere con i giornalisti per fare il punto della situazione di quella che, a suo dire, è un’operazione un’unica in Europa: «È la prima volta – sottolinea – che in Europa un aeroporto si è organizzato per ridurre al minimo il periodo di interruzione delle attività operative, spostando poi nella fase di chiusura limitata a venti giorni un numero importante di voli e passeggeri in uno scalo molto distante. I voli, novanta al giorno, sono stati quasi completamente dirottati a Malpensa e ci stiamo muovendo per limitare il più possibile i disagi per i passeggeri».

La terza parte del progetto di restyling prevede la riqualifica della pavimentazione della parte centrale della pista, circa due chilometri, con la stesura dell’asfalto su un’area di circa 295 mila metri quadrati e l’installazione di 1.200 nuove luci pista a led, che consentiranno un risparmio energetico pari al 70%.

Per affrontare al meglio le operazioni, in cantiere sono operative 10 squadre di fresatura prima e di asfaltatura poi, attive 24 ore su 24, sette giorni su sette. In campo ci sono 300 operai qualificati per turno e 600 mezzi complessivi, in particolare dieci frese tra cui le Wirtgen 210, che hanno una resa superiore alla norma, e undici finitrici per la stesa.

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