Orio: più di 36 mila passeggeri in quattro giorni

L’aeroporto di Orio al Serio ha fatto il pieno di passeggeri anche nel lungo fine settimana pasquale con la bellezza di oltre 64 mila passeggeri, 36 mila in soli quattro giorni, da venerdì al lunedì dell’Angelo. Nonostante gli allarmi terrorismo che hanno un poco condizionato la Pasqua di quest’anno, ha prevalso la voglia di concedersi uno o più giorni di svago. Meglio ancora se a prezzi abbordabili, come quelli proposti da qualche operatore, da un po’ di tempo a questa parte, con risultati davvero apprezzabili.

Pressoché pari i viaggiatori in partenza e in arrivo nel nostro Paese. Lo dimostrano i dati riferiti al lunedì dell’Angelo, cioè due giorni fa, quando è stato toccato il picco di 12.074 persone, delle quali 6.200 atterrate a Orio, 5.800 decollate non solo alla volta di mete esotiche (perché per qualcuno la vacanza comincia ora), ma anche delle capitali europee collegate alla nostra città da Ryanair (Londra, Parigi, Barcellona, Bruxelles, Stoccolma, oltre a Francoforte, Amburgo Lubecca, Glasgow.

Un esempio è l’e-mail inviata alla redazione Web del sito www.ecodibergamo.it, da un turista belga: «Dopo aver consultato il vostro sito - scrive - ho potuto pianificare una giornata nella vostra città, che ho raggiunto grazie alle tariffe vantaggiose di Ryanair. Sono arrivato al mattino, ho visitato Città Alta e poi nel tardo pomeriggio ho raggiunto l’aeroporto di Orio e sono tornato a casa. È stata una gita meravigliosa».

Tornando ai dati forniti da Sacbo, più che i voli charter, aumentati in questo periodo del 15-20% rispetto allo standard, hanno pesato i voli di linea: in questi quattro giorni l’indice di riempimento degli aeromobili impiegati nei collegamenti con le destinazioni europee si è sempre mantenuto molto alto, in alcuni casi addirittura del 100%.

Tra i quasi 36.500 passeggeri che sono transitati dallo scalo bergamasco negli ultimi quattro giorni, hanno viaggiato su voli di linea circa 30 mila persone: gli altri hanno usufruito dei numerosi voli charter, diretti soprattutto alla volta del Mar Rosso.

(13/04/2004)

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