Ospedale, altro materiale per la Procura
Collaudo con condizioni, tempo scaduto

Il crollo di due doghe del controsoffitto al minicup della Torre 2 dell’ospedale Papa Giovanni XXIII con il lieve ferimento di una coppia di Caravaggio, dal punto di vista penale, potrebbe imboccare due strade.

Il crollo di due doghe del controsoffitto al minicup della Torre 2 dell’ospedale Papa Giovanni XXIII con il lieve ferimento di una coppia di Caravaggio, dal punto di vista penale, potrebbe imboccare due strade.

La prima: venire configurato come reato a sé e seguire una strada propria sotto forma di fascicolo contro ignoti per «crollo di costruzioni o altri disastri dolosi» (art. 434 c. p.). È, per la verità, il percorso meno probabile.

Più facile che finisca nella grande inchiesta del pm Giancarlo Mancusi sugli appalti e sulle magagne tecniche emerse durante la realizzazione del nuovo ospedale. Perché tra gli inquirenti l’episodio di due giorni fa è vissuto come la riprova ai sospetti che hanno animato l’indagine: e cioè, che per rispettare i tempi di apertura alcuni lavori sarebbero stati compiuti in fretta. Così, non è escluso che il crollo vada ad arricchire il fascicolo, accanto a scantinati allagati, vetri danneggiati, porte anticendio difettose.

Intanto c’è da ricordare che il collaudo rilasciato il 29 luglio 2012 era condizionato al fatto che entro due anni si sarebbero dovuti sostituire i vetri dell’hospital street che erano danneggiati. Ma non è stato ancora fatto.

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