Ospedale, appello dei capi dipartimento
«Qui la vocazione è l’alta specialità»

«No alla trasformazione del Papa Giovanni in Asst». I capi dipartimento dell’Azienda ospedaliera che hanno deciso di inviare a Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, una lettera aperta.

Il motivo è semplice: l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo rischierebbe di perdere la sua vocazione principale all’alta specialità, spogliato della veste di Azienda ospedaliera e trasformato in Asst., cioè Azienda socio sanitaria territoriale.

Asst, nella riforma regionale in via di definizione, significa un ospedale che si fa carico anche dei servizi di base (dalla protesica alla distribuzione dei pannoloni) già in carico all’Asl.

Ecco perché l’ipotesi di questi giorni ha già fatto alzare proteste da più parti, ora scendono in campo i «pilastri» dell’ospedale, ovvero i capi dipartimento.

Che chiedono di «scongiurare l’eventualità che all’ospedale Papa Giovanni XXIII afferiscano i distretti delle Valli Brembana e Imagna. Sarebbe difficile infatti, a noi pare, far convivere un grande ospedale ad alta specialità e di rilievo nazionale... con le esigenze e le logiche degli ospedali di provincia che richiedono approcci e competenze o diverse, e del tutto inconsistenti con la vocazione del nostro Ospedale e con la sua storia».

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