Oui, ai francesi piace bere bergamasco
Sul podio in Lombardia per export

Cresce l’attenzione in vista di Expo nel settore agroalimentare. Sono forti i legami tra Lombardia e Francia. Bergamo è al terzo posto dietro Milano e Pavia con 103 milioni di esportazioni, la metà di bevande. Dato che riguarda sia i vini che prestigiose acque minerali.

Cresce l’attenzione in vista di Expo nel settore agroalimentare. Sono forti i legami tra Lombardia e Francia: nel 2013, infatti, su circa 14,6 miliardi di euro di interscambio di prodotti agroalimentari della Lombardia con il mondo, quasi un quinto pari a 2,6 miliardi, ha riguardato la Francia.

Milano è prima per export (205 milioni) e import (614 milioni). La seguono Pavia (135 milioni) e Bergamo (103 milioni di cui quasi la metà bevande) per esportazioni, Brescia (196 milioni) e Mantova (181 milioni, per la metà prodotti agricoli, animali e della caccia) per importazioni. Dato quello bergamasco che si può riferire sia ai vini, ma anche a prestigiose produzioni d’acqua minerale, la San Pellegrino in primis.

Crescono le esportazioni che passano dai 764 milioni di euro nel 2012 ai 792 del 2013: sono soprattutto prodotti alimentari specializzati (661 milioni di euro) in particolare prodotti lattiero caseari (circa 200 milioni) e prodotti da forno (154 milioni contro 74 di import). Dalla Francia, invece, arrivano in territorio lombardo soprattutto formaggi (489 milioni) e prodotti agricoli, animali e pesci (circa 420 milioni).

Buono anche l’interscambio di bevande (182 milioni di euro) con i vini e champagne francesi che battono i prodotti lombardi 2 a 1 (117 milioni di import contro 64 di export) anche se i vini lombardi guadagnano terreno, +6,6 milioni di euro in un anno le esportazioni di bevande contro -10 milioni registrato dalle importazioni. Sono alcuni dei dati che emergono da elaborazioni del Servizio Studi della Camera di commercio di Milano su dati Istat 2013 e 2012.

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