Palazzo Frizzoni taglia le spese
Tentorio: salvi i servizi ai cittadini

Arrivano i primi risultati della «spending review», in italiano corrente «revisione di spesa». Si tratta di circa 3 milioni di risparmio sul capitolo della «Dotazione dei servizi», le risorse dedicate all'erogazione dei servizi al cittadino.

Arrivano i primi risultati della «spending review», in italiano corrente «revisione di spesa». Si tratta di circa 3 milioni di risparmio sul capitolo della «Dotazione dei servizi», le risorse dedicate all'erogazione dei servizi al cittadino.

«Dai 28 milioni di euro spesi nel 2011 si scenderà a 25 milioni e mezzo – spiega il sindaco Franco Tentorio in sede di 1ª Commissione consiliare, affiancato dall'assessore al Bilancio Enrico Facoetti –. La cifra preventivata come iniziale non differirà di molto rispetto al consuntivo». L'obiettivo è di rispettare la soglia dei 25 milioni e mezzo di spesa, assestandosi sui livelli del 2006, quando la spesa era di 25.429.672 euro.

A differenza degli anni passati, quando rispetto alla cifra inizialmente preventivata, il bilancio definitivo si discostava per eccesso, quest'anno non dovrebbero presentarsi variazioni.

I tagli non cadranno sui servizi al cittadino e sono la diretta conseguenza di una migliore gestione dell'ente pubblico. Le risorse destinate ai servizi essenziali non verranno toccate

Riduzioni previste anche sul versante lavori pubblici.

Il primo cittadino ha confermato l'introito del dividendo di A2A, di 700mila euro, risorse che saranno destinate all'applicazione di particolari agevolazioni sull'Imu. «Avremmo intenzione di utilizzare questo piccolo dividendo per attuare alcune agevolazioni mirate sull'Imu – annuncia il sindaco Franco Tentorio –. La nostra volontà resta quella di non aumentare l'addizionale Irpef, applicare lo 0,4% sull'Imu della prima casa e l'applicazione massima sugli altri immobili. Stiamo pensando ad alcune tariffe differenziate, per i contratti di locazione concordati (3+2), i negozi di vicinato, cioè per quelle attività commerciali e artigianali con una superficie non superiore ai 250 metri quadri e le attività agricole. Tutto dipenderà dalle norme, non sappiamo ancora se al Comune sarà permesso fare delle scelte in questo senso».

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