Paola Elisabetta Cerioli proclamata santa 1.500 pellegrini bergamaschi a Roma

Oggi altre due canonizzazione legate alla nostra terra: quelle della Beata Gianna Beretta Molla (che visse con la famiglia in una casa a Bergamo Alta), e del Beato don Luigi Orione (ai Redona c’è una casa di riposo gestita dalla congregazione orionina)

Una folla festante di 50.mila fedeli ha accolto stamattina il Papa giunto in Piazza San Pietro per presiedere la liturgia di canonizzazione di sei nuovi santi, uomini e donne del recente passato, significativi per l’impegno sociale e religioso o per la testimonianza offerta. Quattro dei nuovi santi sono italiani: la religiosa bergamasca Paola Elisabetta Cerioli, Luigi Orione, Annibale Maria Di Francia e Gianna Beretta Molla. Con salgono all’onore degli altari anche lo spagnolo Josep Manyanet y Vives e il libanese Nimattullah Kassab Al-Hardini. Con queste canonizzazioni salgono a 482 i santi proclamati da Giovanni Paolo II. I beati sono 1.337.

Giovanni Paolo II, apparso in buone condizioni, è arrivato in piazza preceduto da una processione della quale fanno parte i 49 cardinali. Al rito di canonizzazione a guidare i pellegrini bergamaschi è il vescovo Roberto Amadei, pastore della diocesi che ha visto sbocciare la santità della Cerioli. Rimasta vedova a trentanove anni e dopo la morte di tutti i suoi figli, la Beata Cerioli aprì le porte della sua casa di Comonte di Seriate alle orfanelle del mondo contadino, che erano fra i poveri più dimenticati dell’epoca. Successivamente, in un’altra casa, accolse anche gli orfanelli del mondo rurale. Aprì anche una scuola agraria.

Insieme alla Beata Cerioli saranno canonizzati anche la Beata Gianna Beretta Molla e il Beato don Luigi Orione. La Beata Beretta Molla (1922-’62), milanese, scelse di portare a termine la quarta gravidanza nonostante fosse affetta da fibroma all’utero e fosse consapevole di andare incontro alla morte. La sua vicenda colpì fortemente l’opinione pubblica. Per un certo periodo della sua giovinezza, la futura Beata visse con la famiglia in una casa a Bergamo Alta, in Borgo Canale.

Il Beato don Orione (1872-1940), piemontese, fondò la Piccola opera della Divina Provvidenza per soccorrere poveri, orfani e malati. Nella nostra diocesi, nella parrocchia cittadina di Redona, c’è una casa di riposo gestita dalla congregazione orionina.

(16/05/2004)

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