Parco dei Colli, tutto da rifare
Si dimette Nicola Bombardieri

Nuovo caso di dimissioni all’interno del direttivo del Parco dei Colli. «Conseguentemente a quelle del presidente Lucio Marotta e del vicepresidente Santo Giuseppe Minetti, rassegno con decorrenza immediata le mie dimissioni dal Consiglio di gestione».

Nuovo caso di dimissioni all’interno del direttivo del Parco dei Colli. «Conseguentemente alle dimissioni del presidente Lucio Marotta e del vicepresidente Santo Giuseppe Minetti, rispettivamente con decorrenza 15 settembre e 1 settembre 2014, si è configurata una situazione non contemplata dallo statuto - scrive Nicola Bombardieri -. L’assenza contemporanea sia del presidente che del vicepresidente non consente nè la convocazione del Consiglio di gestione nè della comunità del parco: al fine di sbloccare questa situazione di incertezza e ricondurre l’ente a una condizione operativa descritta nello statuto ed evitarne interpretazioni, rassegno con decorrenza immediata le mie dimissioni dal Consiglio di gestione».

«Questa mia scelta consentirà al segretario dell’ente, il direttore Manuela Corti, di procedere ai sensi dell’articolo 9 dello statuto, che prevede la convocazione della Comunità

per la nomina di un nuovo Consiglio di Gestione e un nuovo Presidente da tenersi comunque entro quindici giorni dalla data di decadenza degli organi».

Le tempistiche prospettate dallo statuto consentiranno la convocazione della Comunità del Parco «che auspico avvenga a seguito dell’elezione del nuovo Presidente della Provincia di Bergamo, ente che rappresenta il 20% della Comunità del Parco. Dopo tale evento lo scenario amministrativo locale sarà completamente definito e pertanto il nuovo consiglio di gestione potrà operare, spero, con adeguata rappresentatività, autorevolezza, efficacia ed efficienza nell’interesse supremo del Parco dei Colli di Bergamo» continua Bombardieri.

«A febbraio 2011 ho accettato la prospettiva di prodigarmi per il territorio che amo e ho intrapreso l’esperienza di consigliere dapprima in forma gratuita e successivamente con un’indennità di circa 160euro netti al mese. Cifre rispettabili ma contenute che non consentono di “vivere di solo Parco”, a differenza di alcuni anni orsono. Il Parco dei Colli merita e necessita di intensa dedizione che io ho sottratto al mio tempo libero e, talvolta, al mio rapporto di lavoro dipendente» prosegue Bombardieri.

«Intorno al Parco dei Colli di Bergamo gravita un universo di volontari senza i quali buona parte delle attività statutarie non potrebbero essere svolte adeguatamente: voglio ringraziare Guardie Ecologiche Volontarie, i Nuclei Antincendio Boschivo ma anche i conduttori degli orti Sociali, il mondo cooperativistico e gli agricoltori e spronarli a continuare a esprimere il loro affetto nei confronti del nostro Parco tramite il lavoro quotidiano che prestano. Grazie al direttore Manuela Corti per l’alta professionalità, ai componenti dell’Ufficio Tecnico e ai dipendenti del Parco dei Colli per la competenza e dedizione che auspico continuino a dimostrare. Un ringraziamento particolare a Lucio Marotta, “uomo di istituzioni”, che mi ha mostrato come condurre egregiamente l’ente ponendosi all’ascolto dei Sindaci di ogni colore politico e tracciando la via risolutiva di molte questioni annose».

E conclude: «Per stile personale, anche in questa circostanza non replico e lascio cadere nel nulla i tentativi di critiche strumentali, personali o pseudo-politiche che hanno cercato di vedermi protagonista. Inutile polemica che caratterizza l’operato di alcune persone e che pone in second’ordine il bene e l’operatività dell’ente Parco. A tutti gli amministratori locali con i quali ho proficuamente collaborato e al consiglio di gestione di prossima nomina, il mio più incoraggiante augurio di buon lavoro».

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