Parking ospedale, dopo l’aumento
agevolazioni sul medio-lungo periodo

«Agevolazioni sulla sosta giornaliera, sul notturno e sul medio e lungo periodo. E per i prossimi anni nessun aumento dei prezzi». Sono queste le novità anticipate da Nicola Sanfilippo, il presidente di Bergamo Hospital Parking, la società che gestisce il parcheggio del Papa Giovanni XXIII.

Dopo l’aumento del costo orario, da 1.20 euro a 1.30 per le prime sei ore, dunque, arriva la notizia di questi benefici «che – commenta Sanfilippo – andranno ampiamente a colmare l’adeguamento tariffario». Ma su questo aumento, il mondo della politica insorge e annuncia interpellanze, interrogazioni e tavoli istituzionali.

L’incontro tra Bhp, la Provincia e il Papa Giovanni XXIII è fissato per gli ultimi giorni della prossima settimana: «Porteremo delle proposte – spiega il presidente Sanfilippo - che speriamo di condividere con ospedale e Provincia, siamo convinti di andare incontro a quanto auspicato dal presidente».

Resta, però, il nodo della franchigia di venti minuti, durante i quali un utente può entrare e uscire al parcheggio senza pagare nulla: «Ci stiamo riflettendo» prosegue il presidente di Bhp che in passato aveva ipotizzato un possibile ampliamento. Assicurazioni arrivano sull’1.30 per le prime sei ore: «Non si tratta di una modifica tariffaria, che avrebbe richiesto un’approvazione di tutti i soggetti coinvolti. È un adeguamento su base Istat come previsto dal contratto e non avviene ogni anno». E proprio per questa ragione garantisce: «La tariffa resterà tale, per i prossimi anni non ci sarà alcun ulteriore incremento». Niente da fare, invece, per l’applicazione della tariffa oraria anche sulla frazioni d’ora, che proseguirà «come stabilito – conclude Sanfilippo - anche da una sentenza».

Se da un lato, dunque, arrivano buone nuove per gli utenti del Papa Giovanni che si trovano a sostare a lungo nel parcheggio, dall’altro resta la polemica sull’aumento della tariffa di dieci centesimi tanto che il mondo della politica si fa sentire. «È una decisione sbagliata e ingiustificabile – commenta il deputato Pd Antonio Misiani che annuncia un incontro con Gori e Matteo Rossi – Mi auguro che venga al più presto revocata. È necessario riaprire il confronto tra tutti i soggetti interessati per ricercare una soluzione alternativa. Ipotesi fattibili esistono, vanno perseguite con la massima determinazione. Sono sicuro che il Comune e la Provincia non faranno mancare il loro attivo sostegno». Pronto a darsi da fare anche Gregorio Fontana (Forza Italia): «Insieme agli altri parlamentari ribadiremo le nostre ragioni, non possiamo che riaffermare la nostra contrarierà e cercare di trovare una soluzione. Seguiamo da sempre questa vicenda, ma come parlamentari e per quel che può essere la pressione politica, serve che entrino in azione gli amministratori locali». Roberto Bruni, consigliere regionale (Patto civico) sta preparando «un’interpellanza o un’interrogazione sulla struttura della convenzione perché questa operazione presenta ancora troppi interrogativi che vanno chiariti». Roberto Anelli (Lega Nord) prende tempo: «Dobbiamo capire il margine di manovra che abbiamo, visto che Regione Lombardia non ha voce in capitolo. Cedere il parcheggio significa sborsare denari in un momento in cui sono in vista per il Pirellone tagli per un miliardo e mezzo di euro». Dario Violi del M5S è scoraggiato. «È una questione che non si può risolvere perché chi ha firmato quei contratti, li ha blindati. Quindi è un problema di cui si può far carico solo la Provincia. Chiederemo collaborazione alle altre forze politiche per riprendere il discorso». Infine, Jacopo Scandella (Pd) spera nella nuova Provincia: «Nei prossimi giorni parlerò con il presidente Rossi e se sarà necessario riproporremo la tematica in consiglio regionale».

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