«Paura e fatica contro la vita»
Marcia per generare il futuro

«La paura, la fatica, il rifiuto di generare vita e la tentazione di abbandonarsi al destino sono la conseguenza di un preoccupante impoverimento relazionale. Contrazione della vita non è soltanto il calo delle nascite in Occidente». Parole del vescovo Beschi.

«La paura, la fatica, il rifiuto di generare vita e la tentazione di abbandonarsi al destino sono la conseguenza di un preoccupante impoverimento relazionale. Contrazione della vita non è soltanto il calo delle nascite in Occidente, e soprattutto in Italia, ma è anche contrazione di speranza, fiducia e paternità».

È un passo delle riflessioni del vescovo Francesco Beschi, sabato 1° febbraio in Cattedrale, nella veglia diocesana per la 36ª Giornata nazionale per la vita, che si celebra in tutte le parrocchie italiane sul tema «Generare futuro». Il primo momento si è tenuto davanti al Battistero, dove il vescovo ha acceso sette candele, poi portate nella «marcia per la vita» che è confluita in Cattedrale.

Sono stati letti brani biblici e passi del Messaggio dei vescovi italiani per la giornata, intercalati da canti. Poi ragazzi e ragazze di Teatrosì, davanti all’altare maggiore, hanno commentato la parabola del buon samaritano. Ai fedeli è stata consegnata una mano di carta su cui scrivere i propri pensieri sulla vita e poi messe su due alberelli davanti all’altare. Quindi il racconto breve di tre testimonianze: un ragazzo disabile, una giovane mamma e una famiglia con una figlia autistica.

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