Paura fra gli sfollati a Berbenno
«Siamo scappati solo col pigiama»

«Siamo stati svegliati in piena notte, alle tre. Avevamo cinque minuti di tempo: abbiamo lasciato casa con pigiama, scarpe e una giacca pesante. Nient’altro. Ora viviamo nella paura». Parla uno degli sfollati per la frana di Berbenno.

«Siamo stati svegliati in piena notte, alle tre. Avevamo cinque minuti di tempo: abbiamo lasciato casa con pigiama, scarpe e una giacca pesante. Nient’altro. Si immagini la paura e la preoccupazione, magari di non poter più ritornare nella propria casa, minacciata da una frana».

Dice di essere ancora agitato – ora che ha potuto invece rientrare – Donato Masnada. Sabato notte è stata una delle 15 persone che, in via precauzionale il sindaco di Berbenno Claudio Salvi, ha fatto evacuare dalle abitazioni della località Cornelli, in via Colleoni, proprio sopra il fronte della frana di Ponte Giurino.

«Siamo stati ospitati dall’asilo della frazione – continua Masnada – ma non abbiamo chiuso occhio. Ringraziamo però il sindaco Salvi che ci è vicinissimo in questo momento così difficile. Ora siamo rientrati a casa, ma viviamo nella paura e nella preoccupazione. Non sappiamo come andrà a finire».

Domenica, in giornata, la situazione sembrava essersi stabilizzata. Nel tardo pomeriggio, invece, la frana ha ripreso a muoversi. Da qui lo sgombero ancora di tre abitazioni di Cornelli (le più vicine al fronte) e delle tre famiglie di via Stoppani, accanto alla provinciale: alcune hanno trovato ospitalità in bed & breakfast della valle.

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