Per l'acqua libera
Firme referendum

Nasce libera, non deve essere privatizzata: la campagna referendaria affinché l'acqua sia un bene comune è nel pieno dell'attività. A fine marzo sono stati depositati in Cassazione i tre quesiti referendari per l'acqua pubblica.

A promuoverli è stato il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, costituito da centinaia di comitati territoriali che si oppongono alla privatizzazione, insieme a numerose realtà sociali e culturali. La campagna della raccolta delle firme è iniziata sabato 24 aprile e terminerà entro il 24 luglio, con l'obiettivo di superare abbondantemente il traguardo delle 500 mila firme necessarie per l'indizione dei referendum l'anno prossimo.

Per la verità, in poco più di tre settimane di mobilitazione, le firme raccolte sono già 516.615 (dato al 18 maggio). La raccolta, naturalmente, continua. La Fp-Cgil di Bergamo sostiene il referendum e organizza una serie di punti di raccolta firme: si comincia mercoledì 26 maggio, all'ingresso del tribunale di Bergamo in via Borfuro dalle 8,30 alle 12,30, e si continuerà il 4 giugno all'ingresso della procura in piazza Dante dalle 9 alle 13.

«L'affidamento dell'acqua ai privati significherà necessariamente l'aumento delle tariffe visto che il saggio di profitto minimo per le imprese è fissato al 7%. A fronte di questo aumento, nella legge non è scritto che le aziende debbano fare investimenti. Ne hanno l'obbligo ad impegnarsi in questa direzione», commenta Giovanni Martina della Fp-Cgil che sarà davanti al Tribunale.

In programma, nella prima metà di giugno, ci saranno anche altri banchetti di raccolta davanti agli Ospedali Riuniti, al Comune di Bergamo, alla sede della A2A e alla sede dell'Azienda Ospedaliera di Treviglio. In oltre 120 Comuni della provincia, poi, la Fp-Cgil ha consegnato i moduli per raccogliere le firme dei cittadini. Tutte le altre informazioni sulla campagna: www.acquabenecomune.org

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