Pgt, nella Bergamasca manca nel 66% dei Comuni

Il Piano di Governo del Territorio (quello che una volta era il Piano regolatore generale, lo strumento ubanistico che regolava lo sviluppo di un paese) è ancora in alto mare per la maggior parte delle amministrazioni comunali bergamasche: su 244 Comuni ben 161, vale a dire il 66%, non hanno ancora avviato la procedura, mentre 65 (27%) l’hanno avviata, 10 (4%) l’hanno adottato e 8 (3%) approvato definitivamente. I dati sono stati presentati alla Fiera di via Lunga nel corso di un convegno organizzato da Ascom Bergamo e Confcommerico Lombardia sulle nuove disposizioni regionali circa le medie strutture di vendita, vale a dire negozi tra i 150 a 1.500 metri quadri di superficie di vendita nei Comuni sotto i 10mila abitanti e tra i 250 e il 2.500 in quelli sopra questa soglia. «La Regione ha deciso di disciplinare un settore finora non regolamentato, dando grandi responsabilità alle singole amministrazioni – ha commentato il presidente di Ascom Paolo Malvestiti –: sta a loro definire i criteri per le autorizzazioni ed essere supervisori e garanti dello sviluppo del comparto. Diventa quindi fondamentale il dialogo con i commercianti e con le associazioni di categoria, nell’ottica della partecipazione che è uno dei principi base del Pgt».Presentati anche i dati degli esercizi commerciali in provincia di Bergamo, che dimostrano una netta predominanza del negozio di vicinato e la tendenza a favorire l’accorpamento di strutture già esistenti rispetto al nuovo: tra il 2005 e il 2007 infatti le grandi strutture di vendita sono calate del 7,14%, ma la superficie compelssiva è aumentata di quasi l’1%. Un dato che contrasta con quello regionale, dove invece sono aumentati sia il numero degli esercizi (5%) che la superficie (9%). (22/10/2008)

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