Piscina di Stezzano, tutto sospeso
Ora deve intervenire il Tar

Dovevano essere giorni decisivi per la piscina Wet Life di Stezzano e invece tutto è stato rimandato, ancora una volta. Lunedì 17 febbraio era in programma l’apertura delle buste per eleggere il vincitore della gara ma tutto è rimasto in sospeso e ora si aspetta la decisione del Tar.

Dovevano essere giorni decisivi per la piscina Wet Life di Stezzano e invece tutto è stato rimandato, ancora una volta. L’11 febbraio scadeva il termine per la consegna delle candidature al bando di gara indetto dal Comune di Stezzano che aveva scelto questa via per consegnare la gestione del centro natatorio ad una nuova società, che avrebbe sostituito la C.O. & Partner e sarebbe rimasta in carica almeno fino alla fine dell’estate. Il tutto, dal momento che la concessione alla C.O. & Partner era stata revocata dal Comune il quale, a fine dicembre, era diventato titolare della Wet Life.

Lunedì 17 febbraio era in programma l’apertura delle buste per eleggere il vincitore della gara ma tutto è rimasto in sospeso, col segretario comunale che ha dovuto interrompere lo spoglio per motivi non ancora pubblici. La sospensione potrebbe essere legata al fatto che la C.O. & Partner ha fatto ricorso contro la revoca della concessione e di conseguenza contro il bando di gara indetto dal Comune. In merito a questo il Tar si esprimerà il 26 febbraio in un’udienza che, si spera, possa regalare più certezze ad un centro così importante per l’economia e la vita sociale del paese.

L’amministratore delegato della società Enrico Cremonesi questa volta se la cava con una sorta di «No comment», spiegando che tornerà a parlare «solo quando la vicenda si sarà risolta definitivamente. Sono state già spese troppe parole in merito».

Il sindaco Elena Poma, più volte accusata da Cremonesi di non aver agevolato il lavoro della C.O. & Partner e di aver ostacolato la voglia della società di proseguire con la gestione della piscina, commenta nello stesso modo questa nuova puntata di quella che ormai è una telenovela: «Non c’è più nulla da dire. Ormai aspettiamo solo la fine della vicenda. Noi siamo tranquilli e sereni perché sappiamo di aver agito sempre in modo del tutto trasparente».

Per saperne di più leggi L’Eco di Bergamo del 20 gennaio

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