Pista ciclabile su Viale Papa Giovanni
Commercianti: no, meglio parcheggi

L’ipotesi di togliere i parcheggi lungo il lato destro di viale Papa Giovanni, per chi lo percorre dalla stazione verso Porta Nuova, realizzando un tratto ciclabile, è accolta da un prevedibile coro di dissensi da parte dei commercianti. Tu cosa ne pensi?

L’ipotesi di togliere i parcheggi lungo il lato destro di viale Papa Giovanni, per chi lo percorre dalla stazione verso Porta Nuova, realizzando un tratto ciclabile, è accolta da un prevedibile coro di dissensi da parte dei commercianti.

L’ipotesi (che rappresenterebbe l’ennesimo «ritorno al passato», visto che ciclicamente con l’alternarsi delle amministrazioni comunali tornano a prevalere i fautori dei parcheggi o quelli della ciclabile) era emersa nei giorni scorsi, rilanciata dall’assessore alla Mobilità della Giunta Gori, Stefano Zenoni, il quale sostiene che il tragitto in questione «è da mettere in sicurezza per chi lo percorre in bici».

Nel 2009 la Giunta capeggiata da Franco Tentorio aveva eliminato il tratto di ciclovia che c’era (e che partiva a ridosso della galleria Fanzago) per far posto a una ventina di parcheggi. Ora però la nuova amministrazione sta valutando l’opportunità di fare retromarcia. Sicuramente soddisfatti, se la cosa dovesse andare in porto, sarebbero gli appassionati delle due ruote, un po’ meno gli automobilisti. E del tutto contrari sono invece i commercianti del viale, che nella soppressione dei posti auto vedono una minaccia per i loro guadagni.

«Sono contrario alla soppressione dei parcheggi in questo tratto di strada perché già ce ne sono pochi e toglierli del tutto significherebbe mettere in difficoltà i cittadini» dice Alessandro Perego, titolare del «Gran Bar» di viale Papa Giovanni che aggiunge: «In ogni caso andrebbe risolto il problema delle tante bici che transitano sul marciapiede e spesso si scontrano con i pedoni. È un fenomeno pericoloso anche per noi, perché a volte ci dobbiamo arrestare all’improvviso con i vassoi in mano per non entrare in contatto con i ciclisti. Non sono contrario alla creazione di ciclovie, ma non mi sembra questa la zona più indicata».

«La soluzione ottimale – dice Dario Tresoldi, titolare dell’omonimo panificio – sarebbe quella di trasformare quest’area in una grande isola pedonale dove la gente possa spostarsi in ogni angolo con i bambini e apprezzare una passeggiata senza il rombo delle auto. Se poi teniamo conto di come sfrecciano i veicoli lungo il viale, mettere qui una pista ciclabile equivarrebbe a posizionarla su un’autostrada».

«Quella di ripristinare la ciclovia – dice Elisabetta Arsuffi, della profumeria al civico 74 – la considero una scelta infelice, soprattutto perché le bici per lo più vanno e vengono, mentre chi ha l’auto magari la parcheggia e fa qualche acquisto. Anzi, sarebbe auspicabile che venissero creati dei posti auto anche sul lato del viale dove non ce ne sono».

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