Più vigili di quartiere in città

Riportare gli agenti in strada, farli diventare l’interfaccia tra l’amministrazione comunale e i cittadini. E’ questo lo scopo della fase due del progetto vigile di quartiere illustrato oggi da Riccardo Cargnelli, comandante della polizia locale. Un obiettivo non facile - come ha sottolineato il sindaco Cesare Veneziani -, anche perchè l’organico può contare su 65 vigili per sette Circoscrizioni che hanno numerosi impegni da assolvere.

I cambiamenti riguardano anche il look. I vigili di quartiere avranno segni distintivi sull’uniforme per una maggior riconoscibilità: un nuovo distintivo e una foggia bianca e verde sul berretto. A famiglie e commercianti verrà distribuita una card con i recapiti telefonici, orari e attività dei comandi dei vigili a seconda della Circoscrizione di appartenenza.

Per quanto riguarda il capitolo telesorveglianza, il progetto prevede l’installazione di tre nuove telecamere (una in via Camozzi, due in via San Giorgio; in totale saranno 66) e di sei colonnine Sos, dotate di un pulsante di chiamata di emergenza che metteranno il cittadino in contatto con la centrale operativa. Le colonnine entro giugno verranno posizionate nel piazzale Alpini, piazzale della Malpensata, piazza Dante, largo Matteotti/Porta Nuova, piazza Cavour e via San Bernardino.

È previsto anche uno studio specifico ad hoc per un sistema di telesorveglianza in Città Alta.

La telesorveglianza ha dato buoni risultati, secondo i dati forniti dalla Prefettura per la prima volta nel 2003 si è riscontrato un calo del 16 per cento della criminalità rispetto al 2002. E, nello specifico, nel 2003 il bilancio della polizia locale è di 800 patenti ritirate, 37 arresti e 110.500 multe.

(09/02/2004)

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