Posti auto in via Fara: il Tribunale boccia il ricorso presentato da Bergamo Parcheggi

I residenti di via Fara hanno vinto il primo atto della battaglia legale che li vede contrapposti alla Bergamo parcheggi, in merito al cantiere all’ex parco faunistico. Il Tribunale di Bergamo ha infatti respinto il ricorso presentato dalla stessa società titolare del project financing con l’obiettivo di procedere alla realizzazione degli ancoraggi sulle proprietà dei residenti indispensabili al parcheggio stesso. Anche l’Associazione per Città alta e i colli e la sezione di Bergamo di Italia nostra erano intervenute sull’argomento con un documento presentato congiuntamente; obiettivo: ribadire le incongruenze tra la convenzione modificata lo scorso febbraio e il piano particolareggiato di Città alta nel quale è chiaramente indicato come l’offerta delle aree per la sosta nel centro storico debba riguardare esclusivamente «quelle pertinenziali alla residenza e alle attività». Una disposizione che, secondo i firmatari, sarebbe in netto contrasto anche con l’ultima versione della convezione nella quale sono concessi alla Bergamo parcheggi 50 posti auto (con la possibilità di aumentarli a 64 nel caso di aumento dei costi) in comodato gratuito per 99 anni. «La convenzione - scrivono le due associazioni - è stata modificata e rimodificata con indubbi vantaggi per la società concessionaria, mentre nulla è stato rettificato nel progetto per ricondurlo a un maggior rispetto delle previsioni del piano particolareggiato e per facilitare all’Amministrazione comunale il suo programma di progressiva pedonalizzazione delle Mura e del centro storico». Non solo. Anche il progetto, con relativo cantiere, suscita parecchie preoccupazioni: «Riteniamo necessario - aggiungono - che non solo gli inquilini di via Fara ma l’intera opinione pubblica mantenga una vigile attenzione su un progetto di queste dimensioni. L’esame del progetto esecutivo conferma le consistenti ripercussioni che si verificheranno in questa area a seguito delle operazioni di scavo e consolidamento necessarie per ricavare gli otto piani interrati». (03/10/2008)

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