Postini in agitazione: a luglio niente straordinari Corrispondenza a singhiozzo il tutta la Lombardia

Corrispondenza a singhiozzo per tutto il mese di luglio. Per voce dei sindacati del loro settore, i postini hanno infatti deciso di proclamare lo stato di agitazione da lunedì 5 luglio a sabato 31 luglio. Tradotto in soldoni, i lavoratori delle Poste della Lombardia si asterranno da ogni prestazione straordinaria.

Si tratta della ripresa di una vertenza iniziata già da alcuni mesi, che ha visto contrapposti azienda e sindacati fino alla rottura il mese scorso delle relazioni industriali, e la proclamazione dello sciopero generale il 29 maggio.

Motivo della protesta: personale sotto organico, incarichi trimestrali in scadenza, carichi di lavoro troppo onerosi. Una situazione diventata insostenibile, che oltretutto vede la provincia di Bergamo maggiormente penalizzata, tanto è vero che il problema - pur avendo dimensioni regionali - aveva fatto scattare la protesta dei postini bergamaschi, alle prese con forti giacenze di corrispondenza da evadere e stanchi di sobbarcarsi consistenti ore straordinarie.

E del resto, una dimostrazione delle difficoltà gestionali in cui si trovano le Poste è dimostrato dalla annunciata riduzione degli orari di apertura di un gran numero di uffici, circa una cinquantina in tutta la provincia, che chiuderanno nel pomeriggio o resteranno aperti a giorni alterni. Disagi in più per l’utenza quindi, e danni anche per l’economia e il turismo, se pensiamo che sono coinvolte molte sedi delle zone delle valli e dei laghi.

Un incontro è stato convocato per il 6 luglio a Roma, alla Direzione generale tra i vertici dell’azienda e le organizzazioni sindacali della Lombardia per cercare di trovare un accordo. I sindacati non ripongono molte speranze: finora l’Amministrazione delle Poste - particolarmente impegnata a scimmiottare le banche - ha dimostrato scarso interesse per portalettere e utenti della corrispondenza, se non per denunciare esuberi. Agli utenti, dunque, non resta che rassegnarsi a ricorrere ad e-mail, Sms e servizi privati, se a luglio vorranno ricevere o spedire corrispondenza in tempi ragionevoli.

(02/07/2004)

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