Prestazioni ambulatoriali
i tempi d'attesa restano lunghi

Una nuova conferma che sulle prestazioni specialistiche ambulatoriali maggiormente richieste i tempi di attesa della sanità bergamasca sono più lunghi dei tempi previsti dal sistema regionale lombardo arriva da una ricerca condotta dallo Spi Cgil di Bergamo.

Una nuova conferma che sulle prestazioni specialistiche ambulatoriali maggiormente richieste i tempi di attesa della sanità bergamasca sono più lunghi dei tempi previsti dal sistema regionale lombardo arriva da una ricerca condotta dallo Spi Cgil di Bergamo. Mediamente i tempi di attesa sbordano di circa il 20% del preventivato.

«La ricerca ha preso in considerazione un insieme di prestazioni specialistiche ambulatoriali oggetto di monitoraggio da parte di Regione Lombardia, al fine di valutare la percentuale di utenti che, in un giorno indice (6 ottobre 2010), ottengano tali prestazioni entro i tempi obiettivo fissati a livello regionale, nelle strutture sanitarie della Provincia di Bergamo» spiegano i ricercatori.

«I dati raccolti - proseguono - evidenziano un'offerta complessivamente in difficoltà nel rispettare gli impegni previsti, in particolare, nell'area geriatrica (visita neurologica, TC del capo, TC del rachide), oncologica (ecografia alla mammella, mammografia bilaterale, RM cervello e tronco encefalico), cardiovascolare (test da sforzo, ecocolordoppler vasi periferici) e per altre prestazioni e visite (RM della colonna, visita oculistica). Il confronto dei dati raccolti con il volume di attività di libera professione nelle Aziende Ospedaliere di Seriate e Treviglio, ha permesso di individuare prestazioni/branche specialistiche per le quali è possibile ipotizzare che vi sia, a livello provinciale, una carenza di offerta da parte delle strutture pubbliche, in parte compensata dall'offerta privata, e a fronte della quale gli utenti siano disposti a farsi carico di un maggiore peso economico al fine di ridurre il tempo d'attesa prospettato».

«Dalla rilevazione - sottolineano i ircercatori - emerge che le maggiori difficoltà si registrano nell'area di Bergamo, a parziale conferma dell'opinione degli operatori che vedono nell'attrattività delle strutture del capoluogo una delle principali determinanti dell'allungamento delle liste e dei tempi d'attesa. Un esame dei sistemi di accesso alle prenotazioni evidenzia un quadro non omogeneo e solo parzialmente informatizzato».

Scarica il pdf allegato con tutta la riceca dello Spi - Cgil

© RIPRODUZIONE RISERVATA