Entro la fine di settembre, primi di ottobre al massimo, il sottopasso di collegamento tra la stazione e via Gavazzeni sarà finalmente percorribile. «Lo stato di avanzamento dei lavori è dell’83% – spiegano da Palafrizzoni –. Sono in corso le ultime opere: l’allaccio della fognatura, il completamento degli impianti elettrici per l’illuminazione, il verde, e la strada scoperta che arriva in via Gavazzeni». Ma il grosso, ormai, è fatto, il tunnel ha preso forma e già lo si intravede nel cantiere ancora sottosopra.E quel 17% mancante, che richiederà ancora un mese di cantiere o poco più, è l’ultimo ostacolo che separa centinaia di studenti da una vita un po’ più comoda.Già, perchè quei 130 metri di tunnel più un centinaio di strada a cielo aperto, che permetterano a chi arriva alla stazione di raggiungere via Gavazzeni senza circumnavigare tutto l’isolato, serviranno soprattutto a loro, all’esercito di under 20 che, zaino in spalla, tutte le mattine, per nove mesi l’anno, cerca di presentarsi puntuale all’appuntamento con la campanella. Ma in via Gavazzeni non ci sono solo alcune delle scuole superiori (cinque) più frequentate della città: c’è pure un’importante clinica, e poi il patronato, la casa del Giovane e il suo auditorium. Tutte strutture che beneficieranno di un’opera che la città aspetta da cinquant’anni.Dopo alcuni mesi di dichiarazioni improntate alla massima cautela, facilmente spiegabile alla luce dei numerosi imprevisti sorti nel corso dei lavori, anche l’assessore ai Lavori Pubblici Carlo Fornoni manifesta un pacato ottimismo: «Credo che tutte le eventuali sorprese siano ormai scongiurate. Terminate le opere di completamento che sono in corso in queste settimane, il tunnel sarà perfettamente accessibile». Non proprio per l’inizio dell’anno scolastico, fissato per l’8 settembre, ma poco ci manca.I lavori, della durata prevista di un anno e mezzo, erano partiti a giugno del 2006.(28/08/2008)
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