Provincia, i sindacati perentori:
«Tagliano penalizzando i dipendenti»

«Provincia: giorno che passa, taglio in più che trovi». Dopo giorni di rincorrersi di notizie sui tagli (la stima a oggi è di complessivi 10,5 milioni) da applicare sui conti di Via Tasso, e soprattutto su quali settori potrebbero essere colpiti, il sindacato Funzione pubblica Cgil va all’attacco.

«Provincia: giorno che passa, taglio in più che trovi». Dopo giorni di rincorrersi di notizie sui tagli (la stima a oggi è di complessivi 10,5 milioni) da applicare sui conti di Via Tasso, e soprattutto su quali settori potrebbero essere colpiti, il sindacato Funzione pubblica Cgil va all’attacco-.

«Siamo partiti - scrive in una nota il sindacato in una nota a firma Marco Brumana - con circa 5 milioni da recuperare qualche tempo fa, e oggi siamo già a 10,5 milioni solo per il 2014, con in aggiunta la spada di Damocle di 13 milioni di euro di pregressi accumulati in 10 anni per l’assistenza ai disabili. Sicuramente nel prossimo futuro ci sarà qualche nuova sorpresa. In pochi giorni i dipendenti della Provincia hanno scoperto che il loro ente non è quella virtuosa entità spesso citata che, con meno dipendenti rispetto alle altre, era comunque in grado di offrire importanti servizi ai cittadini nonostante i tagli imposti dal governo, ma una specie di colabrodo dove ogni giorno emergono magagne».

Eppure, dice Brumana, il quadro è ancora tutto da definire: «Le Province, si sa, sono interessate da un processo di revisione, che prevede il passaggio di compiti, funzioni, personale e patrimonio dalle Province agli enti subentranti. Tuttavia il nostro presidente già guarda agli esercizi successivi, dal 2015 in poi, prefigurando i tagli e gli scenari futuri, chiedendo peraltro anche sacrifici immediati ai dipendenti».

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