Provincia, Rossi presidente col 59%
Ecco i nuovi sedici consiglieri

Matteo Rossi è il nuovo presidente della Provincia. L’esponente del Pd ha vinto sull’altro candidato, Beppe Pezzoni, sindaco di Treviglio con il 59,15% delle preferenze. Ma al tirar delle somme il centrosinistra ha ottenuto solo 7 consiglieri su 16.

Matteo Rossi è il nuovo presidente della Provincia. L’esponente del Pd ha vinto sull’altro candidato, Beppe Pezzoni, sindaco di Treviglio con il 59,15% delle preferenze. Rossi ha indetto poco dopo aver saputo della vittoria una breve conferenza stampa.

Questi i 16 consiglieri che dovrebbero essere proclamati nella mattinata di lunedì. Per il Partito Democratico Giorgio Gori, Mauro Bonomelli, Alberto Vergalli, Francesco Cornolti, Pasquale Gandolfi, Perlita Serra, Pierangelo Manzoni. Lega Nord: Gianfranco Masper, Corrado Centurelli, Luca Serughetti e Giorgio Valoti. Civici popolari e indipendenti per Bergamo: Jonathan Lobati, Fabio Terzi e Demis Todeschini. Provincia Bene Comune: Gianfranco Gafforelli e Denis Flaccadori. Numeri che evidenziano la mancanza di una maggioranza autonoma per il centrosinistra e il neopresidente.

Da Pezzoni l’augurio di buon lavoro, pubblicato in un post in Facebook: «Per me è stata una bella avventura; devo un grande ringraziamento a quanti, avendomi sostenuto nei modi più diversi, hanno contribuito a rendere l’elezione del nuovo presidente della provincia una vera sfida e non – come si prospettava – una mera formalità». E ha aggiunto: «Da subito l’augurio sincero di buon lavoro a Matteo Rossi; il suo viaggio continua, purtroppo su strade, quelle provinciali, piuttosto accidentate». Con lo stesso Rossi, che sul social media aveva scritto dell’avversario: «Grazie a Beppe Pezzoni perché ad ogni modo insieme abbiamo testimoniato che è possibile una politica diversa, appassionata del territorio e capace di dialogare».

Intanto in conferenza stampa l’esponente del Pd si è detto «un po’ stanco ma molto felice», ringraziando subito «per la vittoria tutti quelli che hanno creduto e credono nel progetto».

«Un grazie - ha detto Rossi - va a mia moglie e ai miei figli, a tutti gli amministratori e coordinatori dei partiti che hanno accettato questa sfida». Il neopresidente sarà già lunedì pomeriggio in via Tasso, per la prima riunione: «Incontrerò subito i dipendenti e poi, primo argomento sul tavolo di lavoro, sarà il bilancio».

«L’avventura era iniziata il 28 giugno, ora diventerà una esperienza di governo collettiva - ha continuato Rossi -. Questa proposta è aperta a chi condivideva la visione del documento “Una Provincia leggera per una politica forte”. Ci si salva solo - ha continuato - se si lavora tutti insieme. La nuova provincia è anche una nuova sfida per la politica, che mette davanti l’appartenenza al territorio rispetto alle singole realtà politiche».

Le elezioni per il nuovo capo di via Tasso sono iniziate regolarmente alle 8 di domenica 28 settembre e alle 20, a seggi chiusi, l’affluenza è stata di 2.098 persone, ossia il 73.59% degli aventi diritto. Affluenza più bassa nella sezione che raccoglieva i Comuni più piccoli, sotto i 3 mila abitanti: in questo caso non ha raggiunto il 63%.

Seggi chiusi, al via lo scrutinio, subito dopo le 20.Si è votato fino a quell’ora nelle tre sezioni allestite alla Cittadella dello Sport, con 2.851 amministratori dei Comuni bergamaschi (sindaci e consiglieri comunali) che hanno eletto il nuovo presidente della Provincia e i sedici membri del Consiglio. La macchina organizzativa è stata curata dagli uffici di via Tasso.

La scelta era tra due candidati, Matteo Rossi e Beppe Pezzoni, e quattro liste. In ordine di apparizione sulla scheda, si tratta dei «Democratici e civici per la Bergamasca», Lega Nord, «Civici popolari indipendenti per Bergamo» e «Provincia Bene Comune».Per il Consiglio è stato possibile anche esprimere la preferenza per il nome di un candidato della lista scelta. Il voto è stato ponderato su cinque fasce demografiche: gli elettori hanno ricevuto schede di colore diverso (e dunque «peseranno», singolarmente, di più o di meno) in base alla grandezza del Comune che rappresentano.

Lo spoglio delle schede ha preso il via subito dopo la chiusura dei seggi alle 20, e solo in tarda serata sarà possibile conoscere la composizione del Consiglio: qui i sedici seggi disponibili saranno ripartiti in base ai voti ottenuti dalle diverse compagini.

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