Qualità della vita, Bergamo dà i numeri
Stavolta è 17a. Ecco tutte le classifiche

Qualità della vita? La provincia di Bergamo è al 17° posto per Italia Oggi, al 41° per Il Sole 24 ore, mentre per Legambiente è al 37°. Si moltiplicano le classifiche sulle province dove si vive meglio e in base ai criteri di calcolo la posizione cambia non poco. Negli ultimi tre mesi Bergamo è rimbalzata sui gradini della classifica.

La classifica più recente pubblicata è la 16a edizione dell’indagine sulla «Qualità della vita 2014» condotta dall’università La Sapienza di Roma per Italia Oggi. In questa graduatoria la provincia di Bergamo è al 17° posto, guadagnando una posizione rispetto all’anno precedente. In cima alla classifica c’è Trento, che mantiene il primato ormai da cinque anni. A seguire Bolzano, Mantova, Treviso e Pordenone. In fondo alla classifica, invece, troviamo la provincia di Carbonia-Iglesias, preceduta dal Medio Campidano, Enna, Messina e Crotone.L’indagine divide i territori in quattro gruppi – qualità della vita buona, accettabile, scarsa e insufficient – prendendo in esame nove settori: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, tempo libero.

È del 1° dicembre invece l’indagine pubblicata dal quotidiano il Sole 24 Ore. Bergamo si trova circa a metà della classifica, al 41° posto, perdendo 8 posizioni rispetto all’anno scorso. Ai piani alti c’è Ravenna, che balza dal sesto posto dell’anno scorso al primo di quest’anno; seguono Trento, Modena, Belluno e Reggio Emilia. Fanalino di coda Agrigento, che dall’anno scorso perde 11 posizioni e si classifica ultima; penultima Reggio Calabria, quindi Foggia, Caserta e Taranto. Anche in questo studio sono stati presi in esame alcuni settori chiave per la qualità della vita: dal lavoro, alla salute, dal tenore di vita ai servizi per l’ambiente alla criminalità.

Lo scorso ottobre un’altra classifica: i risultati della 21ª edizione di Ecosistema urbano, l’indagine che Legambiente e Ambiente Italia propongono ogni anno sul tema del verde . Bergamo (in questo caso la città) aveva conquistato il 37° posto, sopra la media nazionale, ma con qualche criticità: soprattutto livelli medio-alti di polveri sottili e poche piste ciclabili. Aveva raggiunto il 62° posto per le polveri sottili (Pm10) con una media dei valori medi annuali registrati dalle centraline pari a 32 microgrammi per metro cubo.

In merito ai rifiuti, invece, Bergamo si piazza esattamente a metà classifica per quanto riguarda la produzione annua pro capite: ciascun bergamasco, in un anno, produce dunque ben 525,2 chili di rifiuti: molto di più dei milanesi (499,6), ma meno dei bresciani (691). Bergamo si conferma, però, città «riciclona», piazzandosi ben al 13° posto a livello nazionale per la raccolta differenziata. La nostra città, aveva rivelato lo studio, soffre anche della mancanza di piste ciclabili: a questo proposito Bergamo si colloca, infatti, agli ultimi posti a livello nazionale (95° per l’esattezza), con un misero rapporto di metri equivalenti di piste ciclabili ogni 100 abitanti pari a 0,01.

Criteri diversi, classifiche diverse, eppure guardando le tre graduatorie un dato appare evidente: Bergamo si mantiene sempre nella metà alta della classifica, nella nostra provincia forse non si vive poi così male.

© RIPRODUZIONE RISERVATA