Qualità dell’aria nella Pianura Padana
Ora è possibile coordinare gli interventi

Il Governo ha riconosciuto la specificità meteoclimatica e orografica del Bacino Padano. Il testo di «Accordo di Programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell’aria» lo dice chiaramente.

«Oggi (giovedì 19 dicembre, ndr) è una giornata importante, oserei dire “storica” per la macroregione del nord, per tutte quelle Regioni che vanno dalla Val D’Aosta, fino al Friuli Venezia Giulia, passando per l’Emilia Romagna, perché finalmente si trasfonde in un atto politico, quello che è stato un lavoro di anni, iniziato nel 2005 da parte delle Regioni del Nord, concluso con uno studio nel luglio del 2012, e trasfuso oggi in un accordo di programma».

Così l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, durante il suo intervento, a Palazzo Lombardia, alla firma dell’accordo di programma per la specificità del Bacino padano.

«Il Governo ha finalmente riconosciuto - continua l’assessore - a seguito delle sollecitazioni di tutte Regioni del Nord, la specificità meteoclimatica e orografica del Bacino Padano. Il testo di “Accordo di Programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell’aria” firmato a Milano dal presidente Maroni, da tutte le Regioni del Nord e dal ministro Orlando, lo dice chiaramente».

OTTIMA NOTIZIA PER LA LOMBARDIA - «Questa è un’ottima notizia per la Lombardia e il Nord in generale - commenta l’assessore - lo Stato prende finalmente atto dell’esigenza delle Regioni di coordinare gli interventi per combattere lo smog e di realizzarne di nuovi che richiedono un’azione a livello nazionale. Inoltre - prosegue Terzi - il Governo s’impegna a rappresentare presso la Commissione europea la specificità del Bacino Padano al fine di attuare un comune impegno per la qualità dell’aria che superi la logica delle sanzioni».

I SOGGETTI COINVOLTI - L’accordo è già stato firmato da cinque Ministeri (Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti, Politiche agricole, alimentari e forestali, Salute) cui oggi si sono aggiunte le firme di sei regioni (Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia) e delle Provincie autonome di Trento e Bolzano.

COSA DICE L’ACCORDO - «Tramite l’Accordo - spiega Terzi - il Ministero dell’Ambiente si impegna a finalizzare gli incentivi per il miglioramento della qualità dell’aria in concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico: ora tutti i contributi, anche dello Stato, destinati all’efficienza energetica e produzione di energia da biomasse dovranno tenere in considerazione la qualità dell’aria».

NUOVI LIMITI DI VELOCITÀ - «Il Ministero delle Infrastrutture - prosegue - elaborerà studi sulla impatti della velocità sulle autostrade e le grandi arterie, per una nuova regolamentazione della circolazione dei veicoli, per la diffusione di veicoli elettrici o alimentati con combustibili ecologici. Al Ministero dell’Agricoltura toccherà occuparsi della riduzione delle emissioni provenienti dalle attività agricole e zootecniche».

REGIONI E PROVINCIE - Anche Regioni e Provincie autonome faranno la loro parte. «Oltre a recepire nei piani regionali le misure individuate a livello nazionale - precisa la titolare regionale all’Ambiente - a noi toccherà il compito di effettuare maggiori controlli sulla combustione incontrollata di rifiuti provenienti da attività agricole o prodotti in cantiere, ridurre il consumo di fonti energetiche inquinanti, sensibilizzare i cittadini. Per la Lombardia tutte azioni già previste nel Piano Aria approvato nel settembre scorso».

UN PRIMO, IMPORTANTE PASSO - «Il Governo, finalmente, si prende delle responsabilità per la salute dei cittadini - prosegue Terzi - questo è un primo passo per la messa a punto di interventi sul bacino padano coordinati a livello nazionale, ad integrazione dei piani regionali esistenti. Ci aspettiamo che il Governo mantenga l’impegno di trovare le risorse necessarie».

NECESSARIO ULTERIORE SFORZO - Secondo Terzi, tuttavia, ci vuole uno sforzo maggiore. «È il primo passo - afferma l’assessore Terzi - che apre la strada a un maggiore impegno del Ministero della Salute con risorse dedicate da parte dello Stato e ulteriori incisive azioni a livello nazionale. Siamo sulla strada giusta - precisa - è una vittoria della Lombardia, delle Regioni e del Nord e di tutti i suoi cittadini per vedere riconosciuto il diritto a una qualità di vita migliore».

PROSSIMI PASSI - «In attuazione dell’accordo - conclude l’assessore Terzi - entro gennaio si terrà una seduta plenaria con l’attivazione dei gruppi tecnici di lavoro (Ministeri, Regioni, Province Autonome e Agenzie Ambiente). Entro metà del 2014, ci saranno poi le prime proposte operative. E, con cadenza bimestrale, si svolgerà il monitoraggio dell’avanzamento dei lavori, anche in videoconferenza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA