Mattarella presidente: «Penso a speranze
e difficoltà dei nostri concittadini»

Nessuna sorpresa dallo spoglio: l’esponente del Pd è stato eletto presidente della Repubblica.

Sergio Mattarella è il 12° presidente della Repubblica. È stato eletto nella tarda mattinata di sabato 31 gennaio. Ha raccolto 665 voti a fronte dei 505 necessari per superare il quorum richiesto dalla quarta votazione. Dopo le prime tre votazioni infruttuose, da sabato mattina il quorum richiesto per l’elezione del nuovo inquilino del Quirinale era appuntro di 505 voti, e dopo il sì a denti stretti di Alfano e dell’area centrista ex Forza Italia (Ap e Ncd) per Sergio Mattarella non ci sono stati problemi di sorta.

Sergio Mattarella ha ottenuto alla quarta votazione il 65,9% dei voti dei grandi elettori, 665 su 1009 disponibili. È 9° nella «classifica» dei presidenti della Repubblica per percentuale di voti: classifica guidata da Sandro Pertini (83,6% al 16° scrutinio), Francesco Cossiga (77% al 1°) e Giuseppe Gronchi (74,5% anche lui al 4°). Per numero assoluto di consensi, invece, la 3ª piazza è occupata da Giorgio Napolitano al 2° mandato (738, dopo gli 832 di Pertini e i 752 di Cossiga).

Solo 3 presidenti della Repubblica sono stati eletti alla 1ª votazione (De Nicola, Cossiga e Ciampi), mentre il maggior numero di elezioni è avvenuta, come con Mattarella, al 4°scrutinio: Luigi Einaudi, Gronchi, Napolitano al primo mandato e Mattarella). Il record degli scrutini necessari per eleggere un presidente tocca a Giovanni Leone con 23 votazioni, seguito da Giuseppe Saragat con 21 e da Pertini e Oscar Luigi Scalfaro con 16. Il neopresidente giurerà martedì 3 febbraio alle 10.

«Il mio pensiero va alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini» sono le poche paroile che Mattarella ha pronunciato alle 14,15 ricevendo la presidente della Camera Laura Boldrini e la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli (nata a Treviglio) che gli hanno comunicato l’esito della votazione e la conseguente elezione a presidente della Repubblica.

Il Presidente Sergio Mattarella ha scelto le Fosse Ardeatine - dove si è recato oggi pomeriggio in visita privata - come primo atto dopo la sua elezione. Dopo essersi fermato in raccoglimento nel luogo dell'eccidio compiuto dai nazisti nel quale furono trucidate 335 persone ha rilasciato la seguente dichiarazione: «L'alleanza tra nazioni e popolo seppe battere l'odio nazista, razzista, antisemita e totalitario di cui questo luogo è simbolo doloroso. La stessa unità in Europa e nel mondo saprà battere chi vuole trascinarci in una nuova stagione di terrore».

13,31: La Boldrini proclama l’elezione di Mattarella a presidente della Repubblica.

13,26: La presidente della Camera, Laura Boldrini, rende noto l’esito ufficiale del voto: Sergio Mattarella e il 12° presidente della Repubblica.Scatta di nuovo il lunghissimo applauso dell’aula di Montecitorio.

12,58: Quorum superato. Sergio Mattarella è il nuovo presidente della Repubblica. Elezione accolta con un lungo applauso dal parte dell’aula. È durata quasi quattro minuti la standing ovation nell’Aula di Montecitorio dopo che Sergio Mattarella ha raggiunto il quorum per la elezione a presidente della Repubblica. Un vero e proprio boato che è andato avanti per un po’. Finito il battimani, la presidente Laura Boldrini ha ripreso lo spoglio delle schede. Mattarella ha raccolto ben 665 voti, Ferdinando Imposimato 127 e Vittorio Feltri 46.

Un applauso anche dai banchi dell’opposizione.

I tweet dei parlamentari bergamaschi.

E Salvini l’ha presa decisamente bene...

12,50: Mattarella sopra i 400 voti.

12,42: Mattarella supera quota 300.

12,38: Mattarella a metà del guado.

12,34: Mattarella sopra quota 200.

12,28: Mattarella ha superato quota 100 voti.

12,21: Terminata la votazione, iniziato lo spoglio.

12,09: Finita la chiama dei deputati, tocca ai delegati delle Regioni.

11,40: «Rispetto a quando nel 2013 il Pd si divise sulle candidature di Franco Marini e Romano Prodi è diverso il clima perché allora non c’era nel Pd la consapevolezza che toccava a lui, oggi la chiudiamo quella storia». Lo ha detto Pier Luigi Bersani a SkyTg24.

11,27: «L’esito è ormai scontato e siamo felici di questo esito». Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, commentando in strada la possibile elezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica

11,15: Il premier Matteo Renzi è arrivato alla Camera, dove sono in corso le votazioni per l’elezione del Capo dello Stato. Il presidente del Consiglio, appena giunto, si è diretto alla buvette di Montecitorio.

11,05: Dopo due giorni trascorsi da candidato al Colle quasi sempre chiuso nel suo appartamento nella foresteria della Corte Costituzionale, Sergio Mattarella è uscito poco fa dal palazzo a bordo di una Panda grigia guidata da un’altra persona, dirigendosi verso piazza Venezia.

10,50: Il leader di M5S, Roberto Fico, conferma che il movimento voterà compatto su Ferdinando Imposimato. A chi gli chiede se teme qualche voto diverso da parte di qualche grillino, Fico si dice sicuro che «ci sarà unità nel voto. L’assemblea di ieri sera lo ha dimostrato».

10,37: Alfano: «Ho votato Mattarella con gioia e convinzione».

10,28: finita la chiamata dei senatori, ora tocca ai deputati.

9,58: «Sergio Mattarella sarà un uomo di sicura imparzialità». Lo ha detto il senatore a vita Giorgio Napolitano, uscendo dall’aula della Camera dopo il voto.

9,44: Forza Italia conferma: scheda bianca al quarto voto. La Lega voterà invece ancora Vittorio Feltri.

9,40: « È un fatto positivo, le condizioni che auspicavamo si stanno realizzando, ovvero un ampio consenso. È importante che Ncd sia con noi in questo passaggio». Così il vicesegretario Pd, Lorenzo Guerini, commenta ai cronisti il sì dei centristi a Sergio Mattarella.

9,37: è cominciata ufficialmente la quarta votazione. Sarà con molta probabilità quella decisiva

Ecco una (decisamente rara) intervista all’esponente del Pd che ha raccolto il testimone del Quirinale da Giorgio Napolitano.

«Il Parlamento in seduta comune, con la partecipazione dei delegati regionali, procede oggi alla quarta votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica, non essendo stata raggiunta da alcuno, nelle prime tre votazioni, la maggioranza dei due terzi. Dalla quarta votazione in poi è necessaria la maggioranza assoluta dei componenti l’Assemblea, 505 voti, per essere eletti» si legge sul sito della Camera dei deputati.

Aggiornamenti costanti anche su Twitter, e sull’hashtag #Quirinale2015.

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