Rapina alle poste di Botta Sedrina, un arresto

In manette il presunto autore del colpo alla filiale di Botta dello scorso febbraio

Gli investigatori non hanno dubbi: il trentottenne arrestato domenica a Certosa di Pavia sarebbe uno dei due responsabili della rapina messa a segno il 15 febbraio scorso all’ufficio postale della frazione Botta di Sedrina.

All’individuo, tratto in arresto su esecuzione di un’ordinanza di carcerazione, i carabinieri di Zogno sono arrivati seguendo l’identikit fornito da uno dei testimoni del colpo e che aveva descritto nei dettagli uno dei due autori.

L’arresto di M. D. R., coniugato e già noto alle forze dell’ordine, è stato compiuto domenica. La rapina aveva fruttato ai banditi circa 15 mila euro in contanti.

I malviventi avevano agito a volto scoperto: uno di loro impugnava una pistola, con la quale aveva minacciato le persone presenti all’interno dell’ufficio postale della frazione. Proprio a una di queste era rimasto ben impresso nella mente il volto di uno dei due rapinatori e aveva così subito fornito ai carabinieri della compagnia di Zogno, che avevano effettuato un identikit del malvivente. Così erano state avviate le indagini.

I due banditi, dopo essersi fatti consegnare circa 15 mila euro in contanti, si erano allontanati a bordo di un’auto, della quale i testimoni del colpo avevano segnato il numero di targa. Purtroppo però i successivi accertamenti dei militari avevano appurato che l’auto usata dai due rapinatori per la fuga risultava rubata.

Così i carabinieri del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Zogno hanno abbandonato la pista dell’auto e hanno concentrato le indagini sull’identikit fornito dal testimone del colpo.

Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Silvia Russo, hanno portato all’identificazione di uno dei due presunti autori del colpo. Così il giudice per le indagini preliminari Rita Caccamo ha emesso il mandato di carcerazione, eseguito domenica dai carabinieri di Zogno che si sono recati a Certosa di Pavia, nell’abitazione dell’indiziato, dove hanno collaborato coi colleghi del posto.

Il presunto autore del colpo è stato accompagnato al carcere di via Gleno a Bergamo. Non ha opposto resistenza all’arresto. Nei prossimi giorni sarà interrogato dal gip. Gli investigatori stanno cercando di risalire anche al complice: da quanto si è appreso, le indagini sarebbero a buon punto.

(25/11/2003)

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