Ricercato per un omicidio a Casnigo latitante dal ’72 arrestato a Corsico

Era ricercato tra l’altro per l’omicidio di un guardiano il 20 settembre del 1972 allo stabilimento della «Radicifil» di Casnigo dove due banditi armati, e con i cappucci in testa, tentatono di rapinare le buste paga degli operai. Franco Catberro, 55 anni, torinese di Settimo, latitante di spicco della malavita organizzata è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Milano a Corsico: era in compagnia di altre due persone e viaggiava su una motocicletta con targa francese. Catberro ha provato ad esibire documenti falsificati, dai quali risultava essere un turista greco.

Ma gli investigatori, che erano sulle sue tracce da circa due mesi, lo hanno identificato e arrestato insieme ai suoi due compagni: uno di loro, francese, era in possesso di una pistola e di 120.000 euro in contanti. Franco Catberro era latitante dalla metà degli anni ’80: a quell’epoca risale la condanna in Corte d’Assise a 26 anni di carcere. Catberro è divenuto col passare degli anni un esponente di spicco della malavita internazionale: fra l’altro è stato protagonista di una evasione dal carcere olandese di Schevening, di sparatorie e colpi un po’ in tutta Europa.

Da anni si erano perse le tracce. Guido Gualdi - il guardiano ucciso alla Radicifil di Casnigo nel ’72 - era stato ucciso a colpi di pistola, ben cinque, mentre cercava di fermare gli sconosciuti: si era aggrappato al cappuccio di uno dei due, per scoprirgli il volto, e questo gli era costato la vita. Il genero di Gualdi, Augusto Merelli, che oggi abita a Vertova, aveva cercato di difenderlo, ma era stato ferito dal complice mentre si stava gettando sullo sconosciuto che aveva appena sparato: Merelli era stato colpito al fianco e al braccio destro. I due rapinatori erano riusciti a fuggire, con una cassetta che custodiva 2 milioni 723 mila lire in contanti e un milione 338 mila lire in assegni circolari: per quell’epoca era una somma ingente.

(05/06/2004)

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