Chiuduno, rubò la borsetta alla ferita
Negato il patteggiamento al carabiniere

Istanza di patteggiamento rigettata perché la pena proposta, 10 mesi, non è congrua, è stata cioè ritenuta troppo bassa. È la decisione del gip Raffaella Mascarino sul caso del carabiniere che rubò la borsetta a una barista romena.

Istanza di patteggiamento rigettata perché la pena proposta, 10 mesi, non è congrua, è troppo bassa. È la decisione del gip Raffaella Mascarino sul caso del carabiniere che rubò la borsetta a una barista romena ferita nell’incidente costato la vita a Eleonora Cantamessa e all’indiano Baldev Kumar l’8 settembre scorso a Chiuduno.

Ora il procuratore aggiunto Massimo Meroni e l’avvocato Giovanni Avila del foro di Catania, difensore di D. T., il 35enne carabiniere della tenenza di Seriate (tuttora sospeso), dovranno accordarsi su una nuova pena, superiore ai 10 mesi con sospensione condizionale, e ripresentare l’istanza.

La proposta dell’avvocato aveva incontrato il consenso del procuratore aggiunto Meroni, ma il gip Mascarino venerdì 13 dicembre non è stata di questo parere. Essendo un patteggiamento all’interno dell’indagine, il giudice poteva accettare così come respingere l’istanza.

In punta di diritto e in base alla fredda aritmetica giudiziaria, il calcolo della pena non faceva una piega. Il militare è incensurato, il reato in sé - mondato del contesto emotivo - non è di particolare gravità. Il carabiniere rischiava di sfangarsela con una punizione di poco superiore a quella prevista per un furto al supermercato. Ma invece non sarà così.

«C’è una sola parte offesa, quella ragazza rimasta ferita, a cui il mio assistito ha immediatamente restituito le somme (300 euro, ndr) - aveva spiegato l’avvocato Avila prima della decisione del gip -. Ha sbagliato, pagherà per questo le conseguenze. Che dobbiamo fare di più?».

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