«Rincasai passando dalla palestra»
Perché Bossetti allungò la strada?

«Il 26 novembre 2010, dopo aver lavorato a Palazzago, sono tornato subito a casa, percorrendo il tragitto abituale, che mi porta a passare anche davanti al centro sportivo di Brembate Sopra». Lo ha dichiarato Massimo Bossetti. Ora gli inquirenti stanno vagliando le sue dichiarazioni.

«Il 26 novembre 2010, dopo aver lavorato nel cantiere di Palazzago, sono tornato subito a casa, percorrendo il tragitto abituale, che mi porta a passare anche davanti al centro sportivo di Brembate Sopra». Lo ha dichiarato Massimo Bossetti giovedì mattina in carcere davanti al giudice per le indagini preliminari Ezia Maccora, nel corso dell’interrogatorio.

Ora gli inquirenti stanno vagliando una ad una tutte le sue dichiarazioni. E proprio sul percorso indicato da Bossetti si apre subito un giallo: perché per andare da Palazzago alla Piana di Mapello (dove abita, in via Piana di Sopra 5) l’artigiano edile scelse il tragitto più lungo? Un tragitto che, guarda caso, passa proprio davanti al centro sportivo di Brembate Sopra, dove Yara in quel momento si trovava, perché doveva consegnare uno stereo portatile alle sue amiche della ginnastica ritmica. Se avesse evitato di passare da Brembate Sopra, avrebbe risparmiato 5 chilometri di strada (e quasi 10 minuti di tempo). Cosa lo spinse a scegliere proprio il tragitto meno breve?

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