Ritorno con brivido: alpinisti italiani del K2 soccorrono tre colleghi della spedizione spagnola

Gli italiani della spedizione che ha riconquistato la cima del K2 - Walter Nones, Tarcisio Bellò e i bergamaschi Nadia Tiraboschi e Pierangelo Maurizio, entrambi di Oltre il Colle - si sono dovuti rimettere in marcia per soccorrere un alpinista del gruppo spagnolo, Juanito Oiarzabal, rimasto indietro e in difficoltà. L’allarme era scattato nella serata di ieri (mezzanotte in Italia), quando ormai tutti gli alpinisti italiani erano arrivati al campo IV. Gli amici spagnoli erano rimasti un po’ indietro, ma le luci dello loro pile frontali si vedevano scendere lungo il collo di bottiglia. Tre ore più tardi, però, della comitiva iberica solo Mikel Zabalza aveva fatto rientro alle tende. Juanito Oiarzabal, Edurne Pasabán e Juan Vallejo restavano ancora indietro, lentissimi. Alle due della notte (ora locale), il gruppo non era ancora al campo. Poi la voce di Ferran, un alpinista del gruppo spagnolo che si trovava nel campo IV per tentare oggi la cima, annuncia finalmente il rientro di Juan ed Edurne. Quest’ultima ha un brutto congelamento ai piedi, ma per il resto è in buone condizioni.

Di Juanito però nessuna traccia. Immediatamente sono scattate le ricerche. Ferran si è messo in marcia assieme agli italiani Walter Nones, Nadia Tiraboschi, Tarcisio Bellò e Pierangelo Maurizio. Ci sono stati silenzio e tensione per più di mezz’ora, poi la voce di Pierangelo Maurizio ha dato l’annuncio: «Sto rientrando al campo IV, con me c’è Juanito».

Oiarzabal era sfinito, con problemi ai piedi, ma ormai era fuori pericolo. È la fine di un dramma e l’inizio di una breve pausa. Ai campi base le radio rimangono accese per ogni emergenza, ma ora c’è bisogno di qualche ora di riposo, soprattutto per gli alpinisti sulla montagna.

Intanto un gruppetto di 4 Scoiattoli partiti ieri sera alle 10 da campo IV, 7 tibetani e 2 baltì hanno anch’essi raggiunto questa mattina la vetta. Anche per loro un ottimo risultato.

(27/07/2004)