Romano, antica lastra di rame torna in parrocchia

E’ ritornata a Romano di Lombardia, dopo più di 30 anni, la lastra di rame incisa nel 1711 da Paolo Bianchi di Milano e scomparsa, tra la fine degli anni 60 e l’inizio degli anni 70, dalla sagrestia vecchia della basilica cittadina di San Defendente. Si tratta di un’opera che per il paese della Bassa ha valore devozionale e religioso oltreché storico e artistico, trattandosi della prima storia a icone del patrono cittadino San Defendente.

I tempi e la modalità della sparizione da Romano della lastra restano un giallo senza soluzione. La storia ha avuto un lieto fine lo scorso 31 ottobre, quando l’opera è stata ritrovata e comprata presso un antiquario di Bologna che a sua volta l’aveva acquistata nel 2002 al «Mercante in fiera» a Parma.

Domenica scorsa, a tutte le Messe, il prevosto mons. Tarcisio Tironi ha mostrato ai fedeli la lastra - di dimensioni 37 centimetri per oltre mezzo metro - realizzata nel 1711 dall’artista milanese Paolo Bianchi su commissione di Giovan Battista Tadini. Sulla lastra di rame ci sono incise tredici scene della vita di San Defendente. Al centro campeggia l’immagine di Romano con il suo patrono e ogni scena è spiegata da una didascalia.

L’opera era stata dedicata al cardinale veneziano Pietro Priuli, Vescovo di Bergamo, che era stato a Romano dal 16 al 18 maggio di quell’anno per la visita pastorale e aveva presieduto alla traslazione delle reliquie di San Defendente e di altri martiri dalla chiesa prepositurale alla basilica patronale.

(06/11/2003)

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