Roncalli e Wojtyla santi insieme
Papa Francesco: «Gioia speciale»

Per papa Francesco «è una gioia speciale che la canonizzazione di papa Roncalli avvenga insieme a quella del beato Giovanni Paolo II», perché il primo «ha aperto la strada» del «rinnovamento voluto dal Concilio» e il secondo lo ha «portato avanti nel suo lungo pontificato».

Per papa Francesco «è una gioia speciale che la canonizzazione di papa Roncalli avvenga insieme a quella del beato Giovanni Paolo II», perché il primo «ha aperto la strada» del «rinnovamento voluto dal Concilio» e il secondo lo ha «portato avanti nel suo lungo pontificato». A due giorni dal rito solenne in cui canonizzerà i due predecessori, papa Bergoglio ha voluto sottolineare il legame tra il Concilio Ecumenico Vaticano II e i due papi futuri santi.

La sottolineatura conferma come sia stato il desiderio di canonizzare Roncalli negli anni in cui la Chiesa celebra l'indizione, l'apertura e lo svolgimento delle sue grandi assise del Novecento a spingere il Papa a esentare Giovanni XXIII dalla certificazione ufficiale di un ulteriore miracolo.

Venerdì 25 aprile il Vaticano ha pubblicato due messaggi papali sui futuri santi. Il primo è un videomessaggio ai polacchi trasmesso ieri dalla tv e dalla radio in Polonia, il secondo un messaggio ai bergamaschi inviato da Bergoglio anche a L'Eco di Bergamo, di cui Roncalli da giovane fu apprezzato collaboratore. È in questo secondo testo che il Pontefice rimarca il legame tra i due papi e il Concilio. Il Pontefice inoltre esorta i bergamaschi «a custodire la memoria del terreno nel quale» la santità di Giovanni XXIII «ègerminata: un terreno fatto di profonda fede vissuta nel quotidiano, di famiglie povere ma unite dall'amore del Signore, di comunità capaci di condivisione nella semplicità. Certo, - riflette papa Bergoglio - da allora il mondo è cambiato, e nuove sono anche le sfide per la missione della comunità̀ cristiana».

Nel videomessaggio ai polacchi invece papa Francesco definisce Wojtyla un «grande uomo, un grande papa», di cui è «felice» «di essere chiamato a proclamare la santità». L'attuale papa inoltre, riprende con ampiezza l'omelia che Benedetto XVI ha tenuto il primo maggio del 2011, per la beatificazione di Giovanni Paolo II, in cui sottolineò il carattere di «gigante» della fede del pontefice defunto, e descrisse lo sforzo di questi per far entrare la fede nella coscienza e nel vissuto delle persone, delle società, dell'uomo del nostro tempo: Wojtyla, ha rimarcato Bergoglio citando Ratzinger, ha «aperto a Cristo società, cultura, sistemi politici ed economici».

«Sappiamo tutti che, prima di percorrere le strade del mondo Karol Wojtyla - afferma ancora papa Francesco rivolto ai polacchi - è cresciuto al servizio di Cristo e della Chiesa nella sua Patria, la Polonia. Lì si è formato il suo cuore, cuore che poi si è dilatato alla dimensione universale, prima partecipando al Concilio Vaticano II, e soprattutto dopo il 16 ottobre 1978 perché in esso trovassero posto tutte le Nazioni, le lingue e le culture. Giovanni Paolo II - afferma papa Francesco - si è fatto tutto a tutti».

Nel videomessaggio il Pontefice indica anche le «sfide pastorali» per la chiesa polacca, tra cui elenca «famiglia, giovani, poveri, e vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata». Infine, saluta quanti seguiranno le canonizzazioni anche grazie i mass media, e ringrazia «tutti i giornalisti di stampa, radio e televisione per il loro servizio alla canonizzazione di domenica prossima».

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