S. Giovanni, chiude il punto nascita
«Attacco alla montagna e alla gente»

«La chiusura del “punto nascita” di San Giovanni Bianco è soltanto il risultato della disastrosa e vergognosa gestione dell’Azienda Ospedaliera di Treviglio». La forte dichiarazione arriva da Vittorio Milesi, sindaco di San Pellegrino Terme.

«La chiusura del “punto nascita” di San Giovanni Bianco è soltanto il risultato della disastrosa e vergognosa gestione dell’Azienda Ospedaliera di Treviglio che da anni abbiamo inutilmente denunciato in sede locale, provinciale e regionale e che riguarda oltre al Presidio Ospedaliero della Valle Brembana anche le realtà di Calcinate e Romano di Lombardia». La forte dichiarazione arriva da Vittorio Milesi, sindaco di San Pellegrino Terme e componente del Comitato «Diamo un futuro all’Ospedale di San Giovanni Bianco».

«Ci spieghi il dott. Ercole perchè presso l’Ospedale di Piario posto a presidio dell’Alta Valle Seriana e cioè di un territorio montano per dimensione demografica identica alla nostra, i parti annui continuano ad essere sopra quota 500 mentre da noi si sono ridotti a poco più di 150. Ci spieghi il dott. Ercole perchè ogni anno, circa un centinaio di donne della Valle Brembana sceglie di partorire all’Ospedale di Alzano Lombardo anzichè di San Giovanni Bianco. Ci spieghi il dott. Ercole perchè presso l’Ospedale di San Giovanni Bianco, nonostante le ripetute sollecitazioni e promesse, a distanza di svariati anni, non è stata attivata la terapia subintensiva e non sono stati effettuati gli investimenti richiesti e necessari per qualificare e mettere in sicurezza il Presidio Ospedaliero. Ci spieghi il dott. Ercole perchè ha sempre costantemente rifiutato il confronto con gli Amministratori locali della Valle Brembana come peraltro degli altri territori, venendo meno ad un suo preciso dovere e sottolineando con questo suo inaccettabile e inqualificabile comportamento l’indifferenza e il disinteresse nei riguardi delle stesse strutture ospedaliere dell’Azienda da lui diretta».

«Per questi motivi, nell’esprimere ferma e totale contrarietà alla chiusura del “punto nascita” dell’Ospedale di San Giovanni Bianco che rappresenta il primo passo verso lo smantellamento della struttura ospedaliera vogliamo dire con chiarezza al dott. Ercole e a chi con lui si assume oggi la responsabilità di chiudere il “punto nascita” dell’Ospedale di San Giovanni Bianco sostenendo che non ci sono le condizioni minime per garantire un parto in sicurezza alle donne che scelgono il Presidio Ospedaliero Brembano, che dovranno assumersi le altrettanto gravi responsabilità per tutto quello che potrà accadere e derivare alle donne della Valle Brembana per gli spostamenti ai quali saranno costrette, da un territorio montano e fortemente accidentato verso i “punti nascita” del territorio provinciale più vicini che si ricorda a chi non conosce o dimentica la geografia, distano anche oltre 60 Km da alcune realtà dell’Alta Valle Brembana».

La vicenda della chiusura del «punto nascita» di San Giovanni mette in realtà in evidenza un altro aspetto preoccupante: «Dalle cattive gestioni e da Ospedali abbandonati e lasciati allo sbando come quello di San Giovanni Bianco conseguono inevitabilmente una ulteriore riduzione del numero delle già esigue prestazioni/servizi erogati e quando i numeri sono ridotti ai minimi termini tali da diventare insignificanti come per il caso del “punto nascita”, la giustificazione per la chiusura dei servizi e dei reparti è bell’è pronta e servita - continua il comunicato -. E sarà così che la Valle Brembana, senza neppure aver fatto sentire la sua voce, perderà o vedrà ridotto ai minimi termini le funzioni e i servizi di quel grande e prezioso patrimonio rappresentato dall’Ospedale di San Giovanni Bianco».

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