Salasso assicurazioni auto moto «Ma sono cambiati anche i costi»

L’auto e la moto? Mantenere i mezzi di trasporto pare proprio sia diventato un salasso. Le polizze Rc Auto in Italia sono salite negli ultimi 14 anni del 150%, passando da una media di circa 391 euro (700 mila lire dell’epoca) del 1994 ai 948 euro stimati per quest’anno, quando dovrebbe tra l’altro ricadere sulla testa degli assicurati la tegola di un altro aumento del 5% rispetto al 2007. Situazione ancora più salata per l’assicurazione moto: Per le due ruote le polizze registrano, nello stesso periodo, rincari fino al 413%, passando da una media di 98-121 euro del 1994 ai 435-555 euro di quest’anno quando ci sarà un aumento nell’ordine del 7,5-8,8% rispetto all’anno passato.I dati, decisamente sconcertanti, arrivano da Adusbef e Federconsumatori secondo i quali il salasso italiano è in totale controtendenza rispetto agli altri paesi europei dove gli aumenti nello stesso periodo non hanno superato, in media, il 78%. «Prima della liberalizzazione tariffaria del 1994, sotto il regime dei prezzi amministrati, gli assicurati pagavano in media 700 mila lire - commentano i presidenti di Adusbef e Federconsumatori Elio Lannutti e Rosario Trefiletti -. In questi 14 anni i prezzi sono lievitati, nonostante la minore incidentalità, la patente a punti e l’indennizzo diretto». Con un appello al governo: «È necessario porre fine a queste speculazioni, soprattutto considerando che molti utenti stanno ricevendo in questi giorni, a giustificazione dei nuovi salassi del 10-15% per assicurati che non hanno denunciato alcun sinistro, che gli aumenti deriverebbero dai maggiori costi dell’indennizzo diretto che, invece, fa risparmiare oneri sulle spalle dei consumatori».«Sicuramente la liberazione dei prezzi ha favorito una corsa al recupero dei guadagni che le compagnie non avevano avuto quanto le tariffe erano imposte dal Comitato interministeriale dei prezzi - commenta Fulvio Facci, uno dei principali broker bergamaschi che si occupa proprio, su mandato del cliente, di confrontare più assicurazioni verificando prezzi e vantaggi -. Si tratta di una corsa che però ha riguardato solo i primi anni dopo la liberalizzazione: ora il fenomeno non è così marcato come sembra dalle cifre medie indicate dalle associazioni ma si può parlare di aggiustamenti dettati dalla situazione economica complessiva». Certo è che a settembre i costi potrebbero essere più chiari e trasparenti: «L’organo di vigilanza del Ministero ha in programma di rendere pubblica la consultazione dei prezzi per le assicurazioni».«Il passaggio dalla lira all’euro ha portato un aumento dei prezzi - spiega inoltre Stefano Orlando, membro dirigente del sindacato nazionale agenti e responsabile del gruppo formatori per l’Aurora Assicurazioni - così come sono cambiati i costi, come quelli che bisogna sostenere per sistemare un auto dopo un incidente. È vero che con le patenti a punti sono diminuiti gli incidenti, ma sono cresciuti i fenomeni atmosferici che provocano gravi danni alle auto e alle moto. Senza dimenticare un altro aspetto importante: saranno anche cambiati i costi delle assicurazioni, ma sono cambiate le tipologie di assicurazione e le richieste degli utenti: c’è l’assistenza, sono cambiati i massimali che sono cresciuti, è inserita la polizza cristalli. Tutte garanzie che avvantaggiano il cliente con degli inevitabili nuovi costi».E sulla questione è intervenuta anche la Lega Consumatori: «Purtroppo i rincari sono già arrivati. Una compagnia di assicurazioni ha proposto ad un nostro associato l’aumento da 183 a 380 euro (+ 107,2%) del premio relativo all’assicurazione di un motociclo, pur in assenza di sinistri da ben cinque anni - denuncia il presidente nazionale Remigio del Grosso -. L’aumento del premio è espressamente collegato agli oneri conseguenti all’applicazione delle norme del "decreto Bersani" facendo così intendere che tutte le compagnie assicurative stanno attuando all’unisono le stesse pratiche anticompetitive a danno dei consumatori: anche su questo si dovrà esprimere, prima o poi, l’Antitrust».Fabiana Tinaglia(26/08/2008)

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