Sanità privata, tagli per 5 milioni
E le liste d’attesa si allungano

Vi serve una risonanza magnetica? O un intervento per la cataratta? Se vi rivolgete a una struttura sanitaria privata rischiate di vedervi prenotare l’appuntamento dopo gennaio 2016.

Questo è dovuto all’«effetto domino» di una normativa nazionale in tema di spending review (concordata a luglio con l’intesa Stato-Regioni) recepita dalla Regione che ha applicato con una delibera di Giunta varata ad agosto. E che per la sanità privata bergamasca si traduce in una riduzione dell’1,25% del budget 2015 e in complessivi 5 milioni di tagli. Sforbiciata che va fatta ad anno quasi terminato e che quindi va a colpire le prestazioni ambulatoriali da erogare negli ultimi mesi, quando quindi gran parte del budget è già stato eroso.

Fino al 2016 agende di prenotazione chiuse (o comunque) sensibilmente ridotte per interventi alla cataratta, artroscopie al ginocchio e spalle, chirurgia della mano, prestazioni radiologiche, in particolare Tac e risonanze magnetiche. E se l’ospedalità privata bergamasca copre il 30% dell’attività di tutte le strutture presenti sul territorio, è facile immaginare che non ci vorrà molto perché le liste d’attesa nelle strutture pubbliche della provincia arrivino presto a saturazione.

In Regione Lega e 5Stelle gridano alla «beffa». Per Capelli (Ncd) « i tagli del governo andavano pianificati» mentre Barboni (Pd) invita «a riequilibrare le risorse».

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