Sanità, pagelle dei bergamaschi:
bocciate le lunghe liste d'attesa

Pronto soccorso, medico di base, assistenza ospedaliera e visite specialistiche di base sono essenziali per i cittadini bergamaschi, tanto da metterle al top delle priorità dei servizi alla salute in provincia di Bergamo.

Il dato emerge chiaramente da una ricerca condotta dal Dipartimento di Scienze della persona dell'Università degli studi di Bergamo e commissionata dalla Cisl che verrà presentata venerdì mattina nella sede di Sant'Agostino in Città Alta.

Più in generale risultano prioritarie le aree sociosanitarie e di assistenza ospedaliera nei servizi alla salute per oltre un migliaio di famiglie protagoniste dell'indagine quantitativa e qualitativa che ha anche preso in considerazione la valutazione della qualità di questi servizi.

Ne emerge che in generale i servizi alla salute in Bergamasca sono promossi dai loro cittadini, anche se proprio quelli che sono considerati prioritari a volte risultano più carenti di altri in termini di facilità di accesso alla prestazione, grado di professionalità del personale e efficacia dell'intervento.

Sono ritenuti più critici in particolare i servizi del pronto soccorso, le guardie mediche, ma anche il day surgery (in realtà poco conosciuti). Interessante poi considerare il risultato dell'analisi qualitativa realizzata con una serie di interviste in oltre 20 focus group in cui emerge come gli elementi di criticità siano legati soprattutto alle liste di attesa troppo lunghe, alla commistione tra esercizio pubblico e privato dell'attività professionale di alcuni specialisti che rallenterebbe il servizio pubblico e creerebbe conflitti di interesse.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 20 gennaio

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