Scambi di azioni tra Catullo e Save
L'Enac: procedura fuori dal decreto

Pur in mancanza di comunicazioni ufficiali, la nota dell'Enac è stata accolta con soddisfazione dalla Sacbo, la società che gestisce lo scalo di Orio al Serio, interessata a che tutto avvenga in maniera assolutamente trasparente.

Il direttore generale dell'Enac, Alessio Quaranta, ha presentato nel corso della riunione del Cda di venerdì 13 settembre, una relazione verbale a seguito dell'incontro con la società Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca, che gestisce gli scali di Verona e di Brescia, in merito alla cessione di quote del capitale sociale. 

Dall'incontro è emerso che la società sta tuttora valutando la negoziazione di una parte del proprio capitale con l'obiettivo di procedere a uno scambio azionario tra la Catullo e la Save, società di gestione dello scalo di Venezia. Tale scambio, da quanto comunicato al direttore generale Enac, porterebbe la quota di azioni della Catullo in Save a 0,9%, mentre la quota della Save in Catullo diventerebbe del 5%.

Se dovesse essere portata avanti l'azione di negoziazione come relazionato in Enac nell'incontro dell'11 settembre, l'ingresso della Save con il capitale del 5% porrebbe l'operazione al di fuori degli ambiti di intervento previsti dal decreto di riferimento, in base al quale, pertanto, l'Enac non ha titoli nè può essere chiamato a esprimere pareri in merito.

Il Cda ha preso atto della relazione del Direttore Generale ritenendo che, stante la presente impostazione, l'Enac non ha nessuna attività o iniziativa da intraprendere in merito. Il consiglio ha comunque evidenziato che, ove un domani si procedesse a un aumento di capitale che dovesse portare un socio privato entrante ad avere una partecipazione consistente di quote azionarie, andranno verificate le condizioni contenute nel suddetto decreto che prevede procedure specifiche, ed eventualmente gare ad evidenza pubblica, la cui valutazione, in ogni caso, competerebbe al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, residuando all'Enac unicamente una competenza di natura consultiva tecnica a favore del ministero stesso.

Pur in mancanza di comunicazioni ufficiali, la nota dell'Enac è stata accolta con soddisfazione dalla Sacbo, la società che gestisce lo scalo di Orio al Serio, interessata a che tutto avvenga in maniera assolutamente trasparente, con un passaggio di quote che derivi cioè da una gara pubblica e non invece da negoziazioni o scambi di capitali come quelli ventilati. Il pronunciamento dell'Enac sembrerebbe infatti rendere molto difficoltosa la percorribilità di una strada di questo genere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA