Scatta lo sconto sui ticket ma in farmacia regna la confusione

Da un lato chi sta dietro al banco ha sollevato dubbi sulla tempestività dell’informazione, sul fronte opposto molti clienti si sentono penalizzati

Farmacisti informati solo all’ultimo momento, clienti che si lamentano perché alla fine si va a colpire sempre nel settore della Sanità. È trascorsa così, nelle farmacie bergamasche, la prima giornata di applicazione dello sconto del 50 per cento (da 2 a 1 euro) sui ticket decisa dalla Regione per alcune categorie. Da un lato chi sta dietro al banco ha sollevato dubbi sulla tempestività dell’informazione, visto che la circolare esplicativa è arrivata solo oggi: come dire che i farmacisti ne stanno prendendo visione fra un cliente e l’altro. Sul fronte opposto, quello dei pazienti-clienti, tanta confusione: molti si sono per esempio presentati con la convinzione di non dover pagare i ticket per i farmaci destinati ai bambini. I piccoli invece sono esentati - sotto i 6 anni - dal pagamento del ticket solo sul pronto soccorso. E poi gli anziani: lo sconto si applica solo ai titolari di pensioni al minimo, con alcune ulteriori restrizioni. Una situazione - si sono lamentati in molti - che danneggia chi percepisce pensioni appena sopra il minimo: per loro nessuno sconto.

(10/3/2003)

Su L’Eco di Bergamo dell’11 marzo 2003

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