Sciopero generale, alta l’adesione in Bergamasca

Sembra alta, secondo i sindacati, l’adesione nella Bergamasca per lo sciopero del pubblico impiego di oggi. Sul fronte della Sanità fonti Cisl e Cgil parlano di una partecipazione di oltre il 65% del personale dei Riuniti del 68% al Bolognini di Seriate e del 65% dell’azienda ospedaliera di Treviglio.

Il picco, secondo la segreteria Cisl, riguardebbe gli uffici del Comune di Bergamo, con il 75% dei dipendenti che hanno aderito allo sciopero e qualche disagio per i cittadini, visto che l’anagrafe è stata aperta a singhiozzo e poi definitivamente chiusa. Anche in Provincia, sempre secondo i sindacati, il dato si avvicina al 65% di astensioni come all’Asl di Bergamo, mentre alla Camera di commercio è stato del 60%.

Anche le scuole hanno lavorato a ranghi ridotti per lo sciopero generale. Secondo Cgil, Cisl e Uil-scuola bergamaschi gli effetti si sono fatti sentire con il 40% in media di adesioni del personale in servizio. Hanno incrociato le braccia docenti in attività soprattutto in provincia, in particolare delle elementari e delle medie, con punte del 70%.

Nella bergamasca molte le classi mezze vuote, così come nella Capitale con circa 200 partecipanti tra professori e personale non docente locale che è intervenuto alla manifestazione organizzata per la difesa della scuola pubblica statale. Un dato positivo, sostengono le parti sociali, visto che lo sciopero cadeva nell’ultima parte dell’anno scolastico.

I segretari bergamaschi della scuola Corrado Ezio Barachetti (Cgil-scuola), Mario Fiorendi (Cisl-scuola) e Giuseppe Petralia (Uil-scuola) fanno un lungo elenco di rivendicazioni, tra le quali il rinnovo del contratto biennale di docenti e Ata, quello dei dirigenti scolastici, e lo stanziamento di risorse adeguate al rinnovo contrattuale «perché non previste dalla finanziaria 2004 che, a fronte di una richiesta di incrementi pari all’8%, prevede risorse solo per il 3,6%».

(21/05/2004)

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