Scuola, ammessi con la media del 6
Torna la pubblicazione del punteggio

Il Miur ha emanato martedì 6 aprile l`ordinanza ministeriale relativa all`esame di stato per la scuola secondaria di secondo grado. Nell`ordinanza si fissano le regole per l`ammissione all`esame per il corrente anno scolastico.

In attesa del perfezionamento del regolamento sulla valutazione degli studenti, saranno ammessi all`esame gli studenti con una media non inferiore a 6. Nel provvedimento viene confermato che con l'insufficienza nel voto di condotta lo studente non sarà ammesso alla maturità. Viene reintrodotta la pubblicazione del punteggio finale nell'albo dell`istituto sede della commissione.

L’ordinanza accoglie le richieste del mondo della scuola che aveva chiesto al ministro Gelmini di sospendere per un anno i provvedimenti che modificano l’ammissione all’esame finale del primo e secondo ciclo (terza media e maturità) contenuti nello schema di regolamento approvato dal Consiglio dei ministri e ora al vaglio del Consiglio di Stato per permettere il normale svolgimento degli esami fra meno di due mesi.

Restano dubbi su come conteggiare il voto di buona condotta, se per comporre la media aritmetica o se, composta la media del profitto, utilizzarlo per la definizione dei crediti finali. Nel primo caso sarebbero favoriti i ragazzi con scarso rendimento ma comportamento tranquillo, mentre nel secondo ci sarebbe la possibilità di premiare, all’interno del punteggio meritato, chi mantiene a scuola un comportamento corretto alzando i crediti verso il massimo previsto dalla propria fascia di punteggio ottenuto per il profitto.

Ancora più spinosa era l’ammissione riservata solo chi ha la sufficienza non come media globale, ma il sei in ciascuna materia. Se un solo cinque valesse la bocciatura, rischierebbe la non ammissione il 70% dei candidati alla maturità e inoltre si introdurrebbe una diseguaglianza rispetto ai privatisti, per i quali vale ancora la regola dell’ammissione all’esame di stato se ritenuti complessivamente “idonei” dai propri docenti di classe.

Sulla questione si sono pronunciati anche i dirigenti scolastici bergamaschi che, riuniti al Liceo Mascheroni, hanno inviato una lettera al ministro Moratti per chiedere la sospensione del provvedimento. Un altro documento sugli stessi temi è stato redatto, sempre per il ministro, da 54 docenti dello stesso Liceo. I docenti chiedono anche chiarimenti su un passaggio oscuro dello schema di regolamento, secondo il quale sembrerebbe vietato bocciare a giugno gli studenti anche in presenza di molte materie insufficienti, prevedendo per tutti la sospensione del giudizio a settembre, cosa che complicherebbe il lavoro organizzativo di formazione delle classi.

A livello regionale e nazionale sulla questione si è mossa anche la Cisl Scuola, riunita a Bergamo alla Casa del Giovane per il congresso regionale che riconfermerà Renato Capelli alla guida della categoria lombarda, almeno fino al pensionamento fra due mesi, con prevedibile sostituzione in corso di mandato da parte del segretario Silvio Colombini.

Il segeretario generale nazionale Francesco Scrima, ospite del Congresso regionale insieme al segretario provinciale Dacunzo, ha confermato di aver chiesto al Ministero la sospensione per un anno di ogni modifica al regolamento per l’ammissione agli esami finali per permettere lo svolgimento sereno degli scrutini ed evitare una valanga di contenziosi aperti dalle famiglie. Il primo appello per il blocco del regolamento era stato inviato al ministro da Giuseppe Biati, coordinatore regionale dei dirigenti scolastici Cisl.
Susanna Pesenti

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