Scuola, preiscrizioni entro il 31 gennaio

Scuola, preiscrizioni entro il 31 gennaioAlle elementari possibile l’ingresso a 5 anni e 7 mesi. Da subito inglese e informatica

Risolto il giallo delle preiscrizioni. Ieri è arrivato il via libera, insieme alla lettera rassicurante del ministro Letizia Moratti. Il termine di presentazione delle domande per il primo anno delle scuole statali di ogni ordine e grado è fissato al 31 gennaio 2004. I genitori perciò hanno ancora tempo 18 giorni per presentare la domanda alle scuole per l’anno scolastico 2004-2005. Confermata la possibilità delle iscrizioni on line per la prima superiore (www.istruzione.it). Ma sul provvedimento piovono le polemiche dei sindacati, che parlano di provvedimento illegittimo e di caos: «Non si possono chiamare le famiglie a esprimere scelte sulla base di normative inesistenti, su una scuola che non c’è». Questo sabato si attende una risposta infuocata con una grande manifestazione di piazza anti-riforma nella capitale.

ANTICIPO, RISOLTO IL TORMENTONE Al via anche l’anticipo scolastico per i bimbi che compiranno tre e sei anni tra il primo gennaio e il 28 febbraio del 2005. Resta quindi confermata la possibilità dell’ingresso a 5 anni e 7 mesi nel primo anno della scuola primaria (ex elementari). Per chi si avvale dell’anticipo nella scuola dell’infanzia (ex materne) la scadenza slitta di due settimane, fino al 15 febbraio 2004. Qui il debutto anticipato, però, è condizionato dall’assenza di liste d’attesa, dalla disponibilità di posti e di professori (per gli organici si attende un ulteriore provvedimento) e dal via libera del comune interessato, che è tenuto a disporre servizi in più per l’attuazione dell’anticipo: trasporti, mense, attrezzature e così via.

RIFORMA MORATTI La circolare tiene conto dei principali aspetti che stanno emergendo dal decreto attuativo che riguarda la scuola dell’obbligo che però è ancora all’esame delle commissioni parlamentari competenti: se ne attende l’approvazione. Tra le novità previste dal provvedimento e annunciate nella circolare per il prossimo settembre, c’è l’articolazione dell’orario in lezioni obbligatorie e in quelle a scelta dei genitori (opzionali), gratuite: le famiglie devono indicare all’atto dell’iscrizione se vogliono avvalersi di entrambe o no. Parte la seconda lingua straniera al primo anno della scuola media, obbligo di inglese e informatica dalla prima elementare.

NUOVO QUADRO ORARIO Tempo scuola. La scuola dell’infanzia continuerà a funzionare in un arco temporale compreso tra un orario annuale minimo obbligatorio (875 ore) e un orario annuale massimo opzionale, facoltativo e gratuito (1.700 ore). Quanto alle novità, nelle ex elementari, invece, le ore obbligatorie annuali ammontano a 891, mentre sono a scelta 99 ore, pari a 3 ore settimanali. Per tutti c’è l’obbligo di informatica e inglese dalla prima classe. Cambiano anche le medie, dove l’orario comprende un monte ore annuo obbligatorio (891 ore) e un monte ore annuo aggiuntivo (198 ore, pari a 6 ore settimanali, come lo strumento musicale) facoltativo (opzionale) e gratuito per le famiglie. Secondo la circolare, viene assicurata la fornitura del servizio di mensa sia alle elementari sia alle medie.

LETTERA APERTA DELLA MORATTI Il ministro Moratti prende carta e penna per spazzare via direttamente le polemiche sul tempo scuola. «Cari genitori, assicuro a tutti voi, e in particolare alle madri che lavorano, che il tempo pieno sarà offerto a tutti i bambini della scuola primaria gratuitamente come per il passato e fino a 40 ore settimanali, a seconda delle scelte che voi esprimerete alle scuole interessate al momento dell’iscrizione». Per le medie: «Confermiamo il tempo prolungato nella sua massima estensione e altrettanto gratuita è l’offerta di materie extracurricolari».

I SINDACATI La Cgil parla di «dubbia legittimità» del provvedimento: «La circolare arriva tardi e introduce novità senza l’approvazione del decreto di attuazione della riforma - dice Orazio Amboni -. Chi organizza le attività opzionali e sulla base di quale progetto?». Gli fa eco Mario Fiorendi (Cisl-scuola): «È un pasticcio che crea confusione - dice -. Noi chiediamo il ritiro del decreto sulla riforma». Sul piede di guerra anche Loris Renato Colombo (Snals), che contesta la circolare: «In questo modo si alimentano incertezze e disorientamento e soprattutto, senza punti di riferimento, non c’è trasparenza. Accerteremo la legittimità del provvedimento».

(14/01/2004)

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