Scuola, sportelli per orientarsi

Il progetto si articola in «sportelli» aperti nei vari partner coinvolti e in altre strategie rivolte a famiglie e studenti, finalizzate all’orientamento e alla sperimentazione di alcuni modelli della riforma Moratti come il portfolio. Obiettivo principale: favorire l’innovazione anche come arma contro disagio e abbandoni scolastici. I risultati raccolti in questa prima fase sperimentale saranno divulgati il prossimo settembre in occasione di un convegno, anche in prospettiva di estendere la sperimentazione, in sinergia con il territorio e altre realtà educative, statali e paritarie.
«È un’iniziativa importante per sperimentare - afferma monsignor Vittorio Bonati, delegato vescovile per la scuola - modelli nuovi di orientamento che coinvolgano i ragazzi con incontri personalizzati e l’elaborazione del portfolio che accompagnerà lungo tutto il percorso di studi». All’Imiberg (di cui è rettore Giovanni Frigerio) lo sportello coinvolge i ragazzi di seconda media, come ci spiega il professor Michele Maffeis: «L’anno prossimo lo estenderemo anche alle superiori». Ambiziosi anche gli sportelli dell’Opera Sant’Alessandro. Al Collegio vescovile Sant’Alessandro, di cui è rettore e preside monsignor Achille Sana, il docente coordinatore è Lucio Sisana: «La sperimentazione è rivolta alla seconda liceo classico e alla fascia di seconda media, in alcuni giorni lo sportello sarà aperto per chiunque ne voglia usufruire».
E già si raccolgono riscontri molto positivi, come ci racconta Gianfranco D’Ambrosio, preside dell’Istituto «La Traccia». Mentre alla «Cittadini» lo sportello coinvolge tutti gli alunni di elementari e medie per la conoscenza di sé e le ultime classi soprattutto per l’orientamento attitudinale, come ci dice suor Carla Lavelli, preside delle medie. Patronato San Vincenzo: «La nostra strategia si articola in azioni di orientamento e di ascolto - precisa don Sandro Sesana, vicedirettore della Casa di Bergamo e responsabile del progetto per la scuola professionale insieme a Luigi Bettoli - È un tentativo per intercettare le difficoltà a livello scolastico, di apprendimento e educativo».
L’Agesc punta tutto sull’orientamento dei genitori nella guida alle scelte dei propri figli, oltre che alla compilazione del portfolio: «Il nostro è anche uno sportello itinerante - spiega il presidente Silvio Petteni - Toccheremo Treviglio, Caravaggio, Comonte, Alzano, Albino, Villa d’Adda, Cepino, Martinengo e la città». Il primo laboratorio formativo targato Agesc è in programma il 25 marzo (scuola «Cerioli» di Comonte, ore 20.30) con i docenti Enzo Noris e Simona Martinelli. (15/03/2004)
fa.tinaglia
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