Scuola, sull’inizio delle lezioni incombe lo sciopero dei precari

Scuola, sull’inizio delle lezioniincombe lo sciopero dei precariA livello provinciale i precari storici stanno programmando una serie di iniziative, anche clamorose: dalle manifestazioni di piazza, al boicottaggio del collegio docenti, per arrivare perfino all’occupazione delle scuole

Il rientro a scuola degli studenti bergamaschi delle scuole elementari, medie e superiori - fissato per tutti all’11 settembre dall’assessore regionale all’Istruzione Alberto Guglielmo - potrebbe coincidere con uno sciopero degli insegnanti precari.

I sindacati sono già sul piede di guerra per la questione del precariato e contro il blocco (da due anni) delle nomine in ruolo: la conferma dell’agitazione potrebbe già arrivare la prossima settimana.

Intanto a livello provinciale i precari storici (cioè abilitati attraverso concorso) stanno programmando una serie di iniziative, anche clamorose: dalle manifestazioni di piazza, al boicottaggio del collegio docenti, per arrivare perfino all’occupazione delle scuole.

A questo va aggiunto il fatto che fra precari storici e «sissini» (cioè abilitati dalle scuole di specializzazione) è in corso una lotta aspra per i punteggi. Tutti attendono con apprensione il Ddl annunciato dal ministro Moratti, che dovrebbe risolvere la questione, ma che potrebbe rimescolare ulteriormente le carte.

La situazione - mentre le nomine sono attualmente in corso, e continueranno probabilmente anche dopo l’inizio della scuola - insomma è difficile: i sindacati bergamaschi stanno pensando a varie iniziative. La Cgil, per esempio, vorrebbe organizzare un’assemblea con tutti i precari bergamaschi.

Alcune cifre possono chiarire la portata del problema. In Bergamasca gli insegnanti sono in totale 12.500: circa 1.800 (il 14.4%) sono precari, alcune centinaia dei quali sissini. Per quanto riguarda il personale non docente (Ata) in servizio sono 4.000, dei quali 1.400 supplenti (35 %).

Percentuali elevate, che fanno riflettere.

(28/8/2003)

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