Sequestro Moretti, il Pm chiede 22 anni per Forti

Ventidue anni di carcere. E’ questa la richiesta formulata dal Pm Enrico Pavone nei confronti di Pasquale Forti, calabrese di 51 anni, ritenuto uno dei protagonisti del sequestro di Nicoletta Moretti, all’epoca dei fiatti ventiduenne, figlia del re bergamasco dei mangimifici. Forti era già finito nel mirino degli inquirenti come sospettato, ma nel ’94 era stato prosciolto per mancanza di gravi indizi. L’uomo questa mattina si è presentato in tribunale e davanti ai giudici ha ribadito la sua estraneità ai fatti.

Il sequestro Moretti risale alla fine del 1986. Ebbe un epilogo felice su una strada di Caponago (Milano): Nicoletta fu liberata dai sequestratori, che si sentivano ormai addosso il fiato delle forze dell’ordine. Nessun riscatto versato: gli autori, che l’avevano rapita il 9 giugno mentre rientrava nella villa di famiglia alla Malpensata, chiedevano 5 milioni di dollari. Il caso, che sembrava essere evaporato insieme ai suoi protagonisti, era stato riaperto due anni fa dalla polizia scientifica di Bergamo, quando l’Afis, la banca dati elettronica del ministero degli Interni, ha inghiottito le impronte lasciate su un sacchetto della spesa trovato nella Bmw dei rapitori e ha sputato fuori un nome: quello di Pasquale Forti.(05/05/2008)

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