Anche se il massimo di elevazione del sole nel cielo si misura il 21 giugno - cioè oltre un mese fa - è tradizione e statistica che il picco di calura si presenti più tardi, quando la durata del giorno è ormai diminuita di quasi un’ora. Succede sempre così, nelle estati regolari, ed è dovuto all’«onda lunga» del caldo, che la Terra memorizza con maggiore lentezza, e che ripresenta al meglio solo a distanza di tempo dall’effetto che lo ha generato. È per questo che si parla di «solleone», ed è per questo motivo le ferie sono state pensate in prevalenza per luglio ed agosto, per poter smaltire i disagi della calura estiva sotto un ombrellone o all’ombra di un albero di montagna.Le nostre giornate stanno ripetendo da sabato scorso la classica «routine» estiva diurna, fatta di cielo sereno in mattinata, cumuli in crescita verso il mezzogiorno e poi a seguire qualche temporalino locale in montagna, prima della dissoluzione serale e del nuovo sereno della notte. Sarà così finchè non arrivano «scrolloni» atmosferici importanti, sotto forma di perturbazioni atlantiche a rimescolare l’aria o cedimenti dell’alta pressione con susseguente ventilazione da Nord, e questa settimana non vede novità di questo tipo. (29/07/2008)
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