Sfuma l’accordo, il Balzer chiude
La Cisl: «Una beffa clamorosa»

A un passo dalla firma conclusiva sfuma l’accordo per il Balzer. L’intesa sembra essersi definitivamente bloccata sulla questione dell’affitto

E adesso l’unica certezza - scrive la Cisl - è la chiusura dello storico caffè del Sentierone di Bergamo, lasciando senza lavoro 21 lavoratori e le loro famiglie.

«È una beffa clamorosa», sbotta Alberto Citerio, segretario generale Fisascat Cisl Bergamo, sindacato che dal primo momento ha affiancato i lavoratori per trovare una soluzione alla intenzione di AirChef di interrompere l’attività. Ma Giovanni Barghi di Codesa (la società di servizi alberghieri che punta a rilevare il bar-pasticceria) Francesco Perolari di Immobiliare Fiera non hanno trovato un accordo proprio sulla questione dell’affitto.

«Abbiamo in questi mesi trovato le “pezze” per stringere accordi tra AirChef e Barghi - scrive la Cisl -. Abbiamo favorito l’intesa, raggiunta tra le parti, che prevedeva l’assunzione di tutti i dipendenti del Balzer con il mantenimento delle condizioni contrattuali e progettava il rilancio dell’attività. Di contro, abbiamo trovato una proprietà dell’immobile che è convinta di essere ancora ai tempi della Belle époque, e di poter ancora avere la fila di chi intende occupare i locali»

«Inoltre - prosegue -, c’è una multinazionale straniera che non ritiene conveniente il business in un locale storico di Bergamo. È un preoccupante segnale d’allarme, che prefigura l’impoverimento e lo svuotamento del Sentierone, nonostante la figura di un imprenditore disposto a subentrare per il rilancio dell’attività».

Insomma, dice il sindacato, un disastro completo proprio un attimo prima dell’annuncio ufficiale per il raggiungimento di un risultato che appariva possibile. A questo punto, il locale è prossimo alla chiusura e i lavoratori licenziati (la data ultima per l’attivazione della mobilità è il 16 dicembre).

«Metteremo in campo - conclude Alberto Citerio - tutte le azioni opportune per evitare questa situazione. Innanzitutto, per mercoledì mattina abbiamo già proclamato un’ora di sciopero e l’assemblea del personale per decidere come muoverci. Chiederemo inoltre che una delegazione dei lavoratori partecipi al presidio di via Tasso nel pomeriggio». Qui la Cisl riunisce le proprie categorie e i propri iscritti per manifestare sui temi del lavoro e dell’occupazione. «È chiaro – conclude Citerio – che un finale come questo pesa come un macigno sulle aspirazioni di Bergamo per un ruolo da protagonista in Expo e nel rilancio della città».

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