Sgominate due bande di spacciatori di droga Condanne a raffica in tribunale a Bergamo

Sei condanne, 13 patteggiamenti e un rinvio a giudizio: è il risultato dell’udienza preliminare che ha visto oggi coinvolta una banda di trafficanti di cocaina: la droga proveniva dall’Olanda ed era destinata al mercato dello spaccio al dettaglio nella nostra provincia, in particolar modo nell’hinterland, attraverso due canali di distribuzione. Il primo nelle mani di cittadini marocchini, che facevano capo a una donna, e l’altro di matrice slava, con gli italiani che, sostanzialmente, se la cedevano l’un altro, oltre a venderla a qualche altro amico.

L’organizzazione era stata stroncata un anno fa dai Baschi verdi della Guardia di Finanza, coordinati dal pubblico ministero Enrico Pavone. Il giudice Giovanni Petillo ha inflitto nove anni di reclusione a Saadia Fares El Haddani, marocchina di 31 anni, detenuta; sei anni e quattro mesi a Hassane Fateh, marocchino di 43 anni, ai domiciliari a Strevi (Alessandria); sei anni a Slavisa Veljkovic, trentenne della ex Iugoslavia, obbligo di dimora ad Azzano; quattro anni a Sefiko Halilovic, 24 anni, della Bosnia Erzegovia, agli arresti a Ponte San Pietro; e infine altrettanti a Srdan Stankovic, 32 anni, ex Iugoslavia, ai domiciliari a Ponte, e a Bouzekri Erraji, marocchino di trent’anni, ai domiciliari a Cenate Sotto.

Operazione «Granchio»: 21 condanne per oltre 40 anni di reclusione

Ventuno persone condannate complessivamente a oltre quarant’anni di reclusione (tre con rito abbreviato e diciotto con patteggiamento) per detenzione e spaccio di droga a vario titolo, altre tre rinviate a giudizio. Un solo prosciolto, con la formula che richiama la vecchia insufficienza di prove, dal giudice dell’udienza preliminare Stefano Storto. Tutti sono attualmente a piede libero.

È questo il bilancio finale dell’operazione «Granchio», portata a termine la scorsa estate dalla Squadra Mobile di Bergamo, coordinata dal pm Carmen Pugliese, Nel giugno 2003 erano state eseguite 15 ordinanze di custodia cautelare, mentre altre dieci persone sono finite sul registro degli indagati: un duro colpo per una rete di spacciatori di cocaina di ottima qualità, operanti nella zona della Valcavallina. Secondo gli inquirenti, ai vertici del gruppo sarebbero stati Massimiliano Gabbiadini, 43 anni, di Bagnatica, e Cesare Gritti, 34 anni di Cenate Sotto, soprannominato appunto «Granchio».

(25/03/2004)

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