Sì al ritorno dei profughi alla Ca’ Matta
Alta tensione in Provincia: FI all’attacco

I profughi torneranno ad essere ospitati alla Ca’ Matta di Ponteranica, come nel 2014: ma invece di 30-40, come era stato chiesto dal prefetto, saranno solo 24.

Così ha deciso il summit dei sindaci della Comunità del Parco dei Colli, con l’avvallo della Provincia ma con il «no» dei primi cittadini di Torre Boldone, Claudio Sessa, e di Sorisole, Stefano Vivi .

Ma è sul piano politico che si consuma la spaccatura. «Questa scelta non condivisa è grave, poiché indica come la Provincia, su queste tematiche, sia diventata ormai monocolore, mentre invece è retta da una coalizione».

«La scelta della Provincia di sostenere la richiesta di ospitare i profughi alla Ca’ Matta - sostiene la coalizione di centro destra presente in Provincia - è una scelta sbagliata e non tiene minimamente in considerazione le istanze di molti sindaci del territorio» .

I consiglieri Jonathan Lobati, Fabio Terzi, Demis Todeschini, Denis Flaccadori e Gianfranco Gafforelli sottolineano poi come «in questo modo non si risolve il problema dell’accoglienza dei migranti, ma si diventa solo complici di decisioni sbagliate del governo nazionale, che non ha alcuna programmazione e mette solo in difficoltà i nostri comuni. Lo stesso presidente Rossi si mette sugli attenti, allontanandosi completamente da quella apprezzabile posizione di quando si dichiarò contrario alla concessione delle palestre provinciali e affermò come il metodo impositivo del prefetto sarebbe solo ricaduto sulla testa di pochi sindaci, ora invece si riallinea alla posizione del Pd e del sindaco di Bergamo Gori».

Sul tema interviene anche il segretario provinciale della Lega Nord di Bergamo, Daniele Belotti, che parla di «un atto vergognoso» e di «doppiogiochismo del presidente Matteo Rossi»: «Non possiamo che condividere la presa di posizione dei consiglieri di Forza Italia che, finalmente, hanno aperto gli occhi. Ora, però, ci aspettiamo una dimostrazione tangibile della loro contrarietà».

Durante il summit a Valmarina erano presenti anche una ventina di residenti di Torre Boldone e Ponteranica che hanno vivacemente protestato contro i sindaci che man mano hanno espresso il loro sì. Il sindaco di Torre Boldone ha spiegato il suo no dicendo che «non si può parlare di una situazione di emergenza... e che lo statuto e il regolamento del parco dei Colli non prevedono per la Ca’ Matta questo tipo di utilizzo».

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