Si è spento Guido Sacerdote

Guido Sacerdote, storico titolare dell’omonimo negozio sul Sentierone, si è spento all’età di 76 anni. Sacerdote ha retto il negozio dagli inizi degli Anni ’50 (costretto a lasciare gli studi per seguire l’attività commerciale dopo una malattia del padre) sino alla metà degli Anni ’90. Il periodo più difficile della sua vita fu dopo l’8 settembre del 1943, quando fu costretto a riparare in Svizzera.A Bergamo tornò nel 1945, riuscendo a rientrare in possesso dei negozi sul Sentierone che erano stati confiscati e assegnati ad altri negozianti dalla Prefettura.La famiglia di Guido Sacerdote riuscì a scampare ai lager nazisti grazie all’aiuto di don Bepo Vavassori, il fondatore del Patronato San Vincenzo: fu lui che diede ospitalità ai Sacerdote (Guido aveva 6 anni) in una baita di Santa Brigida e fu sempre lui che li fece scappare poco prima che a Santa Brigida arrivassero i soldati tedeschi con l’incarico di arrestarli. Da Santa Brigida la fuga a bergamo, il treno per Como, il passaggio in barca sul’altra riva del lago fino a rifugiarsi in Svizzera passando per le montagne. Il negozio Sacerdote per donna lungo il Sentierone era stato aperto nel novembre del 1927 da Primo Levi. L’anno successivo venne aperte anche il secondo punto vendita, quello per uomo, nella Galleria Santa Marta. I due negozi si affermano subito per l’elevata qualità dei servizi e dei prodotti offerti alla clientela. Sacerdote conservava ancora con orgoglio un biglietto da visita e una ricevuta,entrambi del 1941, con la dicitura «Fornitori di Sua altezza reale Duca di Bergamo».Il negozio di Sacerdote lungo il SentieronePoi la fuga in Svizzera e il ritorno a Bergamo nel 1945: «Non avevamo una lira - raccontava Guido Sacerdote -. I proprietari dell’hotel Moderno, i signori Guzzoni, ci ospitarono in alcune stanze del loro albergo sino a quando mio papà Carlo riuscì a tornare in possesso della nostra abitazione e dei negozi, dopo aver pagato le persone che le occupavano. Grazie alla fiducia della Banca Popolare di bergamo nei confronti del mio papà riuscimmo di nuovo ad acquistare la merce, sempre di pregio, necessaria per ricominciare».(02/09/2008)

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